Il Ciliverghe sfoglia la margherita: meglio la serie D o la Lega Pro?

La società gialloblu è la prima nella griglia dei ripescaggi, ma sta riflettendo se il passo tra i professionisti è sostenibile anche dal punto di vista economico

Emanuele Filippini ha guidato il Ciliverghe ai vertici della serie D

Emanuele Filippini ha guidato il Ciliverghe ai vertici della serie D

Milano, 1 giugno 2017 - Il Ciliverghe è la squadra che rappresenta un piccolo paesino della provincia di Brescia (Molinetto, Mazzano e Ciliverghe, per la precisione, compongono insieme un unico Comune) e che in queste ore si trova davanti al bivio più delicato di tutta la sua storia. La squadra gialloblu, sospinta da una crescita graduale che l'ha condotta dall'anonimato delle categorie inferiori ai vertici della serie D, si trova di fronte ad un'opportunità di assoluto interesse. Dopo la splendida stagione vissuta con Emanuele Filippini in panchina, la compagine bresciana è al primo posto nella griglia dei ripescaggi in Lega Pro.

Il balzo tra i professionisti rappresenterebbe un evento storico per il Ciliverghe, una possibilità resa ancora più vicina dalle gravi difficoltà che in questo momento colpiscono molti sodalizi della terza serie. In tutto questo progetto c'è però un "ma" ed è legato all'ingente somma (250.000 euro) che si dovrebbe depositare a fondo perduto per presentare la domanda. Un investimento che una parte della dirigenza gialloblu (quella numericamente prevalente) vede come il classico passo più lungo della gamba, mentre i dirigenti restanti lo hanno visto come uno stimolo per dare il via ad un "piano" tanto ambizioso quanto impegnativo che prevederebbe l'unione con Montichiari e Castiglione per dare vita ad un'unica, solida realtà in grado di entrare nel mondo dei professionisti con le carte in regola per non essere una semplice meteora. Il tempo a disposizione per decidere è sempre meno, il Ciliverghe deve decidere in fretta quale sarà il suo futuro immediato.