Brescia, Marino suona la sveglia: "Serve personalità"

Dopo la sconfitta con il Novara, il nuovo allenatore delle Rondinelle chiede un cambio di passo in vista della partita contro la Cremonese

La delusione dei giocatori bresciani dopo la partita col Novara (Fotolive)

La delusione dei giocatori bresciani dopo la partita col Novara (Fotolive)

Brescia, 16 ottobre 2017 - Il Brescia sta entrando nel vivo del lavoro di preparazione in vista del derby lombardo con la lanciata Cremonese che si giocherà in anticipo venerdì alle 19 allo "Zini". A livello individuale Meccariello è tornato in gruppo, mentre stanno ancora lavorando a parte Coppolaro e Checchin. Con i grigiorossi sarà sicuramente assente anche Ferrante, che sarà squalificato dal giudice sportivo dopo i due gialli rimediata nella partita persa con il Novara.

Un ulteriore problema che rende ancora più importante cercare di recuperare Torregrossa, che ha ricominciato ad allenarsi con il gruppo, ma sta allenando questo lavoro a sedute personalizzate con il preparatore. Viste le difficoltà evidenziate dall'attacco, la possibilità di disporre di un elemento in più potrebbe rivelarsi fondamentale per Marino che è al lavoro per cercare di cancellare quello che non ha funzionato nell'opaca gara persa con i piemontesi: "Abbiamo finalizzato troppo poco - è l'analisi dell'allenatore che si è seduto per la prima volta sulla panchina del Brescia - al di là degli episodi, in difesa non abbiamo fatto male, ma come costruzione del gioco siamo stati troppo prevedibili e non siamo riusciti a finalizzare a dovere. Dobbiamo lavorare per migliorare e per eliminare questi difetti. Il potenziale sul quale lavorare, comunque, c'è". In vista della sfida in casa di una Cremonese carica a mille dopo il successo esterno a Cittadella che l'ha proiettata nella parte alta della classifica, il nuovo mister biancazzurro ha ribadito un'altra richiesta specifica ai suoi giocatori: "Dobbiamo avere personalità. E' una dote fondamentale per far bene e per far fruttare il lavoro che viene svolto. Questo vale ogni volta che si scende in campo e deve riguardare sia i giocatori più esperti che i giovani".