Il Brescia tra il limbo del ripescaggio e l'inferno Catania

Un requisito per tornare in Serie B è di non essere coinvolti in episodi di frode sportiva. Antonio Caracciolo e Budel: "Siamo per il calcio pulito" di Luca Marinoni

Roberto Boscaglia, nuovo tecnico del Brescia

Roberto Boscaglia, nuovo tecnico del Brescia

Brescia, 28 giugno 2015 - Tutto scorre al Brescia. Sono infatti molteplici i fronti che in queste ore vedono impegnate in un modo o nell’altro le Rondinelle, a cominciare, naturalmente, dal fronte «ripescaggio«, che sta ovviamente caro a molti. In questo senso la giornata di ieri ha portato diverse conferme. In primo luogo i criteri che saranno utilizzati per individuare la squadra che prenderà il posto del Parma nel prossimo torneo cadetto (dalla stagione 2016/2017, invece, verranno bloccati i ripescaggi) rimarranno gli stessi che sono stati esaminati nei giorni scorsi e che riservano un occhio di riguardo ai biancazzurri.

L’ostacolo principale, fino a poche ore fa, sembrava essere l’esborso a fondo perduto di un milione di euro (da presentarsi al momento della domanda dell’iscrizione), ma il fatto che l’incontro della scorsa primavera tra Brescia e Catania (vinto 4-2 dalle Rondinelle) sia finito sotto la lente di ingrandimento delle indagini che stanno valutando la posizione degli etnei rischia di sconvolgere i piani della società bresciana. In effetti tra i requisiti richiesti per poter usufruire di un ripescaggio è posto in evidenza la «necessità di non essere coinvolto in vicende di frode sportiva», un comma che sta regalando nuove preoccupazioni ai tifosi biancazzurri, soprattutto dopo le voci che vorrebbero coinvolgere pure Alessandro Budel ed Antonio Caracciolo. I due giocatori non hanno perso tempo nel definire le illazioni dei giorni scorsi «semplice fango, visto che si parla di personaggi mai visti né conosciuti». Nello stesso tempo entrambi hanno sottolineato la loro passione «per un calcio pulito, ben diverso dalla piega che sta prendendo in questo momento questo sport». Non sono però solo queste le vicende che tengono banco in queste ore in casa del Brescia. In effetti, dopo che è stato incoronato definitivamente Roberto Boscaglia quale nuovo allenatore delle Rondinelle, rimane da definire l’organico con il quale l’ex tecnico del Trapani potrà lavorare. Il presidente Triboldi ha pubblicamente elogiato Boscaglia, ribadendo di nutrire la massima fiducia nella sua filosofia e nel suo modo di fa giocare la squadra: «E’ un allenatore di indubbia capacità. Inoltre mi ha colpito per l’entusiasmo con il quale ha accettato la nostra proposta. E’ un segnale molto positivo per poter far bene insieme».

Non faranno più parte del progetto del Brescia diversi senatori che, sempre in queste ore, stanno passando davanti alla scrivania di Sagramola per porre fine alla loro avventura biancazzurra. E’ questo il destino dell’ormai ex capitano Zambelli, ma sulla stessa strada sono incamminati pure Budel, Corvia, Di Cesare e qualche altro senatore. Anche in questo caso saranno decisive le prossime ore. 

di Luca Marinoni