Brescia ha il fattore C: Caracciolo fa sognare

Il feeling con Corvia è comprovato di Angela Scaramuzza

Andrea Caracciolo

Andrea Caracciolo

Brescia, 26 agosto 2014 - È passato tanto tempo da quando il Brescia non passava due turni consecutivi di Coppa Italia, per trovarne traccia bisogna andare a ritroso di ben otto anni (estate 2006). Allora le Rondinelle (con Mario Somma in panchina) superarono prima la Salernitana e poi il Taranto. Oggi invece il team guidato da Ivo Iaconi ha messo in croce Pro Vercelli e Latina. Denominatore comune in questi 180 minuti giocati al Rigamonti è la firma (vincente) di Andrea Caracciolo. Non ci sono più parole per descrivere quando sia fondamentale la presenza dell’Airone all’interno del gruppo. Il “re di Coppe” come viene chiamato all’ombra del Cidneo non solo realizza gol importanti, ma è diventato il punto di riferimento di tutti i compagni: dentro e fuori il rettangolo verde. Quest’anno Ivo Iaconi gli ha chiesto ancora di più: sacrificarsi per il bene della squadra.

Una richiesta fatta anche al suo compagno di reparto Daniele Corvia. Un compito certosino il loro, a turno fanno il cosiddetto lavoro ‘sporco’. E a forza di sacrifici e di movimenti sincronizzati arrivano anche le reti. Così è stato anche nelle due gare recenti di Tim Cup dove la sinfonia del gol ha portato il Brescia ad accedere ai sedicesimi di finale, per poi misurarsi a dicembre con la Sampdoria. Il feeling con Corvia ormai è collaudato, la premiata ditta C&C però non potrà ripetersi a Marassi, visto che l’attaccante romano dovrà saltare per squalifica il quarto turno di Coppa Italia. Le (due) ammonizioni rimediate prima con la Pro e poi con il Latina diventano purtroppo compromettenti. Ma intanto il Brescia può di nuovo godersi le scorribande dei due per la prima gara di campionato che è quasi alle porte. Sabato al suono della campanella le Rondinelle saranno di scena al “Matusa” per incontrare il Frosinone. Ivo Iaconi spera che in questi giorni la squadra possa essere rafforzata. Ma la società a riguardo sembra non sentirci. Ragazzoni è convinto che il gruppo possa far bene anche senza ulteriori innesti. «È tutto il pre campionato che vedo buone prestazioni da parte del Brescia e questo mi conforta. La squadra ha dimostrato di essere all’altezza anche giocando con compagini del nostro rango. Chi entra a gara in corso dimostra sempre il suo valore e dunque la squadra va bene anche così. Se si vuole comprare qualcuno bisogna prima vendere, e allora direi che è meglio goderci i ragazzi che abbiamo».