Con Brixia1 l'Università scende in pista. Un'auto da corsa costruita a Ingegneria

Ad agosto il via alla competizione mondiale tra i prototipi costruiti dietro a un banco di scuola di Paolo Cittadini

Brixia1, la meravigliosa auto da corsa universitaria (Fotolive)

Brixia1, la meravigliosa auto da corsa universitaria (Fotolive)

Brescia, 23 luglio 2014 - Brescia terra di motori. La Mille Miglia è nata qui, ci sono stati in passato marchi storici della velocità e il presente è rappresentato da diverse aziende, alcune colossi a livello mondiale, nel settore dell’automotive. L’Università non poteva esimersi da lasciare il proprio segno. Si chiama "Brixia1", è stata presentata ieri mattina nell’aula magna della facoltà di Ingegneria, ed è la vettura realizzata interamente da un gruppo di studenti dell’ateneo cittadino che hanno costituito l’UniBs Motorsport. La vettura, 2,6 metri di lunghezza e 1,5 metri di larghezza per una massa (compreso il pilota) di 280 chili, circa 50mila euro di valore, dal 29 agosto al 2 settembre parteciperà sul circuito di Varano de’ Melegari, in provincia di Parma, alla tappa italiana della Formula Sae la competizione universitaria nata a livello mondiale nel 1981 che prevede la progettazione e la produzione di un’auto da corsa che occupi il segmento di mercato dedicato ai piloti non professionisti.

"Un progetto – osserva il rettore della Statale Sergio Pecorelli – che vede coniugarsi le conoscenze e le competenze apprese con la passione per lo sport. Questa vettura è l’esempio lampante di come il lavoro di gruppo possa portare a risultati eccezionali". Un vero e proprio team formato da una trentina di giovani impegnati in Università: dai tesisti, ai ricercatori passando per gli studenti più giovani, quelli impegnati nel percorso triennale. È la prima volta che un’auto vera e propria esce dai laboratori dell’università. "Tre anni fa – ricorda il professor Rodolfo Faglia, direttore del dipartimento di Ingegneria Meccanica e Industriale (DIMI) della Statale – presentammo la nostra idea ma l’ateneo aveva già impegnato le risorse necessarie quindi partecipammo alla gara solo con un progetto e vincemmo. Oggi invece, grazie anche all’aiuto di sponsor e aziende bresciane del settore che ci hanno fornito alcuni pezzi, dalla carta siamo passati alla vettura vera e propria". L’auto si chiama Brixia1 e il numero di gara sarà l’82. "Lo abbiamo scelto perché l’università statale di Brescia è nata nel 1982 – ricorda il professor Marco Gadola, docente associato di Disegni e metodi dell’ingegneria industriale alla Statale – mentre aver chiamato il modello Brixia1 sta a significare che abbiamo già in cantiere una Brixia2. Se questa vettura ha linee guida ben precise (semplicità, leggerezza e sicurezza alla guida) la prossima vorremmo fosse elettrica ed equipaggiata con un sistema di rigenerazione grazie alla frenata".

A Varano l’auto sarà valutata da un gruppo di giudici e per vincere dovrà superare in prove dinamiche (su pista) e statiche (prevedono anche la presentazione di un business plan che convinca un ipotetico investitore a produrre mille esemplari del prototipo) con ben 85 atenei di 26 nazioni. Sei i piloti scelti (4 “ufficiali” più 2 riserve) tra i ragazzi dell’ UniBs Motorsport che guideranno la vettura. Tra loro Alessandro Masiero che la passione per la velocità, così come altri colleghi nel progetto, l’ha da parecchio tempo. "Ho partecipato a un corso federale a Roma e con i kart ho già guidato diverse volte – ricorda – questa volta sarà diverso perché la vettura l’abbiamo costruita noi partendo da una semplice idea".