Amyko, il braccialetto che salva la vita grazie alla tecnologia

Da un’intuizione di due amici, un aiuto concreto a tutte le persone di Milla Prandelli

Riccardo Zanini e Filippo Scorza

Riccardo Zanini e Filippo Scorza

Iseo (Brescia), 21 giugno 2015 - Un braccialetto che ti salva la vita grazie alla tecnologia a portata di tutti. A idearlo sono stati due amici: l’iseano Riccardo Zanini, 38 anni imprenditore nel settore della mobilità sostenibile e Filippo Scorza, 39 anni, genovese, bioingegnere e industrial designer, incontratisi durante “Startup bus Europe Competition”, una gara aperta ai Paesi Ue per lo sviluppo di nuove idee imprenditoriali ad alto contenuto tecnologico. «Amyko, così abbiamo battezzato il nostro prodotto, non è altro che un bracciale che parla la stessa lingua degli smartphone e dei tablet. Al suo interno ci sono tante informazioni necessarie in caso di pericolo: dal gruppo sanguigno ai numeri da chiamare per avvisare di infortuni e incidenti - spiega Riccardo Zanini - e il bello è che è facilissimo da usare. Possono portarlo e programmarlo davvero tutti, persino gli anziani e i bambini».

In sostanza “Amyko”, che funziona tramite la tecnologia NFC, che è la stessa usata per il bancomat, si attiva solo sfiorandolo con il cellulare. «All’interno del bracciale ci sono informazioni visibili con qualsiasi smartphone o tablet – spiega Zanini – e sono quelle indispensabili ai soccorritori. Poi tramite un’app si potranno rendere visibili altri particolari o sfruttare certe funzioni come per esempio quella che ci ricorda visite mediche ed esami». Per ideare, programmare e commercializzare il bracciale Zanini e Scorza hanno impiegato ben venti mesi. Da domani cominceranno la campagna pubblicitaria e il lancio tramite la piattaforma www.indiegogo.com. «Creare Amyko è stata una impresa iniziata durante il viaggio per il Pioneer Festival di Vienna – dice Zanini – Piano piano abbiamo scoperto che si tratta di una idea vincente e trovato degli investitori, che hanno acquisito il 30% della nostra società in cambio di 250mila euro, ottenuti grazie al crowfounding». Presto su tutti gli smartphone di una nota società sin dal momento della vendita al cliente sarà installata l’app da collegare ad Amyko.

milla.prandelli@ilgiorno.net