Alberello al posto del Bigio: blitz firmato Del Bono ma il suo vice si dissocia

Brescia, altro scontro sulla statua di piazza Vittoria di Paolo Cittadini

L'albero che ha sostituito la statua tanto discussa

L'albero che ha sostituito la statua tanto discussa

Brescia, 24 aprile 2015 - Un pino al posto del Bigio. L’idea è venuta sindaco Emilio Del Bono che in vista della Mille Miglia voleva dare un tocco nuovo alla rinnovata piazza Vittoria riempiendo un vuoto che continua a far discutere. Alle 11.30 l’alberello è spuntato in piazza Vittoria sul basamento che un tempo ospitava la statua di marmo del periodo fascista eliminata dalla piazza settanta anni fa all’indomani della Liberazione. A piazzare l’arbusto, alto poco più di un metro, un gruppo di operai del Comune. «Questi sono gli ordini che ci hanno dato – hanno risposto a chi gli chiedeva il significato di quell’albero più natalizio che primaverile – Altro non sappiamo».

Le polemiche non hanno tardato a farsi sentire. Da una parte chi rivorrebbe lì la statua del Dazzi e chi invece preferisce che il manufatto marmoreo resti nel magazzino comunale dove, una volta restaurato, è stato confinato da tempo. Il «blitz» non è piaciuto alla vice di Del Bono, Laura Castelletti. «Mi dissocio completamente - ha sottolineato prima via twitter e poi direttamente con la stampa – A due giorni dal 25 aprile si doveva evitare una cosa del genere». Laura Castelletti non ha mai fatto mistero di essere favorevole al ritorno del Bigio in piazza Vittoria. «Sono l’unica a pensarla così – ricorda – Altri (Del Bono su tutti che ha proposto anche un concorso di idee di respiro internazionale) non prendono in considerazione questa ipotesi quindi credo che non accadrà mai. Abbiamo fatto una commissione ad hoc per trovare una soluzione ad una questione su cui c’è bisogno di riflettere. Mettere una pianta o una fioriera non risolve nulla».

Poche ore dopo, mentre in rete si inseguivano ironie e polemiche, il pino è stato rimosso. In piazza Vittoria sono tornati gli operai della Loggia che hanno tolto l’alberello. Al posto dell’arbusto arrivano i fiori. Una soluzione temporanea, resteranno lì fino alla conclusione della Mille Miglia, ma destinata anche in questo caso a far discutere.