Terrorismo, la massima allerta fa scoprire carico da 8 chili di coca

Seguita auto con targa belga: a bordo due corrieri nordafricani di PAOLO CITTADINI

SUL MERCATO Una volta tagliata e preparata in dosi la cocaina avrebbe potuto fruttare un guadagno di mezzo milione di euro (Fotolive)

SUL MERCATO Una volta tagliata e preparata in dosi la cocaina avrebbe potuto fruttare un guadagno di mezzo milione di euro (Fotolive)

Brescia, 29 novembre 2015 - A insospettire i carabinieri di Brescia è stata la targa belga di una Passat che la mattina di sabato scorso viaggiava in tangenziale sud all’altezza dell’uscita di Folzano. I militari hanno chiesto informazioni via radio e scoperto che la vettura era intestata a un cittadino maghrebino senza fissa dimora. In un momento in cui la minaccia del terrorismo ha fatto aumentare i controlli il caso andava approfondito il più possibile. Così hanno fatto i militari che in abiti civili si sono messi a seguire l’autovettura con a bordo due cittadini nordafricani. Il viaggio si è concluso a Rovato, in via S.Giuseppe. Lì i carabinieri hanno capito che i due maghrebini erano corrieri della droga. Quando infatti i militari hanno fatto irruzione nell’abitazione in cui erano entrati i due, si sono trovati di fronte a quattro persone, tutti uomini marocchini, e a quasi tre chili di cocaina.

Nell'appartamento intestato a uno dei quattro, un 34enne da qualche tempo a Rovato e già conosciuto alle forze dell’ordine, i militari hanno trovato anche un chilo di sostanza utilizzata per tagliare lo stupefacente e circa 6 mila euro. Una volta identificati e fermati i quattro uomini – oltre al titolare del contratto di affitto nell’abitazione c’erano anche i due marocchini individuati a bordo dell’autovettura e un’altra persona ospitata temporaneamente nell’appartamento - l’attenzione dei carabinieri si è spostata sulla Passat. L’auto è stata smontata e in uno dei sottoruota, quello posteriore destro, i carabinieri hanno scoperto un nascondiglio chiuso da quattro viti. Dentro, lungo l’asse della vettura, c’erano altri 5 chili di cocaina suddivisi in panetti da un chilo l’uno e 150mila euro messi sottovuoto in una busta. La droga se tagliata avrebbe potuto moltiplicarsi di almeno 8 volte garantendo un incasso di circa mezzo milione di euro.

«Lo stupefacente – ha spiegato il comandante provinciale dei carabinieri, colonnello Giuseppe Spina – era stato confezionato in modo tale da confondere l’olfatto dei cani antidroga. La cocaina era sottovuoto e avvolta in stracci imbevuti di detersivo». Per gli inquirenti la casa di Rovato era una tappa per corrieri. «Per quanto abbiamo visto – ha proseguito il colonnello Spina – In quella casa lo stupefacente non sarebbe stato tagliato visto che mancava del tutto l’attrezzatura utilizzata solitamente per confezionare le dosi. Cercheremo di capire i movimenti dei due corrieri prima di arrivare nel Bresciano e l’eventuale destinazione dello stupefacente». I quattro marocchini sono stati arrestati e condotti in carcere mentre lo stupefacente è finito sotto sequestro e poi distrutto in un forno dell’istituto zooprofilattico di Brescia.

di PAOLO CITTADINI