Svolta sull'accoltellamento di Remedello: in carcere un 28enne italiano

Coetaneo marocchino ridotto in fin di vita, l'aggressore aveva anche cercato di investirlo con l'auto di Beatrice Raspa

Carabinieri

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Remedello, 31 ottobre 2014 - È un ragazzo bresciano di 28 anni, operaio, l’autore dell’accoltellamento che ha ridotto in fin di vita Mohamed Limina, coetaneo marocchino di casa a Castelgoffredo (Mantova), sabato sera aggredito a Remedello. Ne sono sicuri i carabinieri della compagnia di Desenzano che nei giorni scorsi hanno fatto scattare le manette.

Il fermo non è stato convalidato dal giudice, che ha ritenuto insussistente il pericolo di fuga, ma per l’uomo è stata disposta una misura di custodia in carcere. L’aggressione ha avuto luogo alle 23 vicino al passaggio a livello, lungo la strada per Visano. Stando alle indagini, condotte dai militari del Nucleo operativo e radiomobile della compagnia desenzanese con il supporto dei colleghi di Isorella e Montichiari, l’immigrato e l’aggressore si erano dati appuntamento in quella zona frequentata da spacciatori per ragioni ancora da chiarire. D’un tratto qualcosa è andato storto e Limina è finito a terra, colpito da dieci coltellate al petto. Non pago della violenza, chi ha sferrato i fendenti è montato a bordo dell’auto della vittima e ha lanciato la Lancia addosso al malcapitato, cercando di investirlo.

Sanguinante, il marocchino è riuscito a trascinarsi dentro un fosso riuscendo così a evitare di essere travolto. La vettura è quindi stata parcheggiata a duecento metri e l’aggressore si è dileguato. A dare l’allarme è stato Limina, che ha avuto la forza di telefonare ad alcuni conoscenti i quali poi hanno girato la richiesta d’aiuto al 118. Il coltello, una lama di 20 centimetri rinvenuta sul luogo dell’accoltellamento, gli ha perforato un polmone. Sottoposto a un intervento chirurgico, l’immigrato è stato dichiarato fuori pericolo solo nelle scorse ore.

Sul posto sono arrivati gli uomini del tenente David Fontana, neocomandante dei carabinieri della compagnia di Desenzano: «Abbiamo cristallizzato la scena del crimine e ci siamo concentrati sull’analisi del traffico telefonico - ha specificato Fontana -. In breve il cerchio si è stretto attorno a poche persone. Decisiva la conferma della vittima». Rimane solo da accertare il movente, che potrebbe avere a che fare con questioni di droga, ma non è provato. Limina infatti ha dei precedenti specifici. L’italiano, invece, ha qualche precedente di polizia per reati contro la persona ma null’altro.