Zogno, carabinieri a processo: parola ai testimoni

Un uomo ha raccontato che durante una perquisizione della sua abitazione erano spariti una collana con brillantini e un anello

Tribunale (foto d'archivio)

Tribunale (foto d'archivio)

Zogno, 28 giugno 2016 - Ennesima udienza, ieri in tribunale, del processo contro alcuni carabinieri della Compagnia di Zogno accusati, a vario titolo, di sparizioni di denaro durante i sequestri, false annotazioni di servizio con straordinari e indennità non dovuti, patenti di guida risparmiate a conoscenti resisi responsabili di infrazioni al codice della strada, omesse denunce, investigazioni private per conto di amici, uso di auto di servizio per scopi personali. I fatti contestati risalgono al 2009. Sul banco dei testimoni, davanti al collegio giudicante, presieduto da Antonella Bertoja (a latere Stefano Storto e Lucia Graziosi), ieri mattina è stato ascoltato, tra gli altri, un pregiudicato della Valle Brembana, che all'epoca dei fatti oggetto del dibattimento era finitio varie volte nel mirino degli investigatori dell'Arma e in una circostanza era stato anche arrestato.

L'uomo ha raccontato che durante una perquisizione della sua abitazione erano spariti una collana con brillantini e un anello, appartenenti alla sua compagna, del valore di 2mila euro. Non solo. Il restimone ha inoltre spiegato che, sempre nel corso della medesima perquisizione domiciliare, i militari avevano messo a verbale il sequestro di 4mila euro, mentre a lui in casa erano spariti mille euro in più. La circostanza è stata confermata al pm Fabrizio Gaverini dalla sua compagna, che è stata sentita, anch'essa nelle vesti di testimone, subito dopo di lui. Il processo è stato quindi rinviato al 20 settembre prossimo, quando inizieranno le deposizioni dei carabinieri imputati.