Zingonia, quei soliti fortini della droga nei territori divisi tra bande di spacciatori

I recenti arresti hanno riportato alla ribalta il quartiere degradato di Michele Andreucci

L’OPERAZIONE Uno dei palazzi dove sono intervenuti i carabinieri

L’OPERAZIONE Uno dei palazzi dove sono intervenuti i carabinieri

Bergamo, 12 ottobre 2015 - Le ultime due operazioni portate a termine dalla squadra mobile della questura e dai carabinieri, che hanno permesso di arrestare due spacciatori di droga, hanno riportato alla ribalta delle cronache la difficile situazione in cui sono costretti a vivere gli abitanti dei sei palazzi Athena e Anna di Zingonia, uno dei luoghi più degradati della Bassa Bergamasca, dove vivono soprattutto immigrati dediti allo spaccio di cocaina e hascisc.

Secondo quanto accertato dalle forze dell’ordine, due gruppi controllano i palazzi Athena, con “cavallini” che fanno da collegamento tra i clienti e i negozi in cui è custodita la droga, o spacciano direttamente nelle vie Monaco e Liegi. Altri due gruppi, invece, controllano i palazzi Anna e l’area industriale verso Ciserano. La suddivisione, marcata dal confine di corso Europa, arriva fino all’altezza dell’ex discoteca Motion. In piazza Affari e dintorni i gruppi di spacciatori sono tre e agiscono all’interno di confini segnati da negozi o porticati. Un’ultima banda si occupa infine di corso Asia, lo stradone che porta a Verdellino. Il tutto, sempre stando alle indagini di polizia e carabinieri, funziona senza frizioni tra opposte fazioni, grazie alla divisione del territorio e a taciti patti di non aggressione.

La situazione dovrebbe migliorare con l’accordo di programma del 2012 per riqualificare la zona. Entro fine ottobre si terrà il consiglio comunale di Ciserano per approvare la dichiarazione di interesse pubblico, che aprirà le porte agli espropri degli appartamenti nelle torri di Zingonia. Il progetto prevede l’acquisizione dei sei palazzi Athena e Anna, la loro demolizione e, al loro posto, la realizzazione di un grande centro direzionale. La Regione ha finanziato l’operazione con 5 milioni di euro e all’Aler è stato affidato il compito di acquistare appartamenti e negozi delle torri, trovando soluzioni alternative per gli inquilini. Sono previsti 15mila metri quadrati di attività commerciale, terziaria e servizi sanitari, 7mila di verde pubblico, 5mila di nuove piazze e 8mila parcheggi. Intanto l’acquisto degli appartamenti da parte dell’Aler non è decollato. L’azienda regionale ha rilevato 66 appartamenti, ma restano da acquistare 142 abitazioni. Ed è per questo motivo che si procederà con gli espropri entro giugno 2016. Il comitato Zingonia, contrario al progetto, annuncia una nuova battaglia legale dopo aver resentato tre ricorsi al Tar.

di Michele Andreucci