Caso Yara, continuano gli interrogatori: in caserma la moglie di Bossetti

Marita Comi, moglie di Massimo Giuseppe Bossetti, chiamata come persona informata sui fatti, si è avvalsa della facoltà di non rispondere perché non è stata concessa la presenza del legale durante l'interrogatorio di Gabriele Moroni

Yara Gambirasio e Massimo Bossetti

Yara Gambirasio e Massimo Bossetti

Bergamo, 14 agosto 2014 - Non si ferma il lavoro degli inquirenti attorno al caso di Yara Gambirasio. Alle 10.10 di giovedì Marita Comi, la moglie di Massimo Giuseppe Bossetti, ha fatto il suo ingresso al Comando provinciale dei carabinieri di Bergamo in via delle Valli. La donna è arrivata in auto insieme a Claudio Salvagni - l'avvocato  che difende il marito insieme all'altro avvocato Silvia Gazzetti. La signora Bossetti, sentita come persona informata sui fatti, si è avvalsa della facoltà di non rispondere perché non è stata concessa la presenza del legale durante l'interrogatorio. In caserma, il pm di Bergamo Letizia Ruggeri le aveva spiegato che non era necessario ci fosse il legale, perché si tratta solo di una testimone. Ma che comunque, essendo familiare dell'indagato, poteva avvalersi della facoltà di non rispondere. Quindi, Marita Comi, seccata, ha deciso di non rispondere alle domande.

E' la terza volta che la donna viene ascoltata: una prima volta quando il consorte e' stato indagato, quindi nei giorni successivi. L'incontro e' durato meno di un'ora, trascorsa sostanzialmente per le formalita'. Convinta dell'innocenza del marito la donna ha comunque sempre difeso Bossetti: "Massimo non poteva esserci là fuori a uccidere, perché era a casa - aveva dichiarato Marita Comi pochi giorni fa -. Ne sono certa. Perché ogni giorno per noi è identico all’altro. da sempre. Ecco perché io posso sostenere: io so che non è lui, io gli credo. La banalità felice della nostra esistenza è il nostro alibi, la mia sicurezza. Non è stato mio marito a uccidere Yara". Dello stesso avviso la suocera: "Massimo è più di un figlio, non è stato lui", aveva dichiarato invece Adelina Bolis.

di Gabriele Moroni