Assassinio in pieno giorno lungo il fiume Serio, morto 51enne

Ibrahim Bassam è stato colpito con un’arma da taglio in diverse parti del corpo in località Fornasette, a Cologno al Serio, in un’area incolta non lontana dal fiume di Michele Andreucci

Cologno al Serio, il luogo in cui è morto l'uomo

Cologno al Serio, il luogo in cui è morto l'uomo

Cologno al Serio, 5 agosto 2015 - E’ un mistero la morte di un immigrato di 51 anni, Ibrahim Bassam, colpito con un’arma da taglio in diverse parti del corpo ieri pomeriggio, poco dopo le 14, in località Fornasette, a Cologno al Serio, in un’area incolta non lontana dal fiume. L’uomo è stato identificato: è un cittadino siriano, che non pare avesse fissa dimora e che per dormire si recava in una cascina non lontana dal luogo dove è stato trovato, abitata da due anziani giostrai, interrogati a lungo dai carabinieri.

Accanto al cadavere è stato trovato un borsello che conteneva una notifica dei carabinieri di Seriate relativa ad un piccolo furto che l’immigrato aveva commesso nei mesi scorsi. Un individuo che dunque viveva di espedienti, ma che non pare fosse invischiato in affari criminali di particolare “peso’’, o particolarmente rischiosi. Al momento le indagini sul movemnte dell’omicidio procedono a tutto campo, anche se un’ipotesi particolarmente battuta pare essere quella di un delitto maturato nell’ambito dello spaccio di sostanze stupefacenti, forse per un debito non pagato. Sulla vicenda vige comunque il più stretto riserbo istruttorio da parte del pm Fabio Pelosi, che coordina le indagini dei carabinieri della Compagnia di Treviglio, intervenuti per i rilievi. Da quel che si è potuto sapere, la vittima è stata uccisa con numerosi colpi di arma da taglio, un coltello oppure un paio di forbici, che l’hanno raggiunto alle braccia e al torace. Prima di morire avrebbe dunque cercato di difendersi ed ha anche urlato.

A dare l'allarme sono state due ragazze residenti nella zona che, dopo aver fatto jogging, stavano raggiungendo il fiume per prendere il sole, e che, all’improvviso, hanno sentito delle urla e poi un lamento provenire dalla boscaglia circostante: la voce di una persona che chiedeva aiuto con una certa insistenza («Aiuatem»). Una volta raggiunto il posto da dove arrivavano le grida, le due ragazze si sono trovate di fronte una scena raccapricciante: la vittima, ancora viva, barcollava e perdeva sangue da tutto il corpo, con ferite evidenti alle braccia, al torace e al collo. Non appena le due amiche si sono avvicinate, l’extracomunitario è crollato al suolo, ha rantolato per qualche istante ed è morto. Le giovani hanno chiamato immediatamente i carabinieri, giunti sul posto con diversi uomini, ai quali si sono aggiunto poco dopo il pm Pelosi e gli esperti del reparto scientifico.

L’intera area è stata transennata per consentire agli esperti di raccoliere tracce ed elementi utili alle indagini. Nessuno al momento pare aver sentito o visto nulla, a parte le due amiche che facevano jogging e che hanno subito un forte choc nel trovarsi di fronte un uomo che era coperto di sangue ed è morto sotto i loro occhi. I militari stanno anche cercando di capire da dove possa essere fuggito l’assassino, o gli assassini, dal momento che la strada in cui è stato rinvenuto l’immigrato è a fondo chiuso: o l’omicida è scappato attraverso i campi circostanti, o è tornato sulla via Ariosto. In questo caso potrebbe essere stato notato da un residente, o da un passante.