Venerdì 19 Aprile 2024

Il nodo trasporti, "Entrate nella società e rifondatela. Solo così Trenord tornerà efficiente"

Legambiente sollecita i pendolari: unico modo per far valere i diritti di Alessandro Borelli

Un treno

Un treno

Bergamo, 23 gennaio 2015 - Proteste, mobilitazioni sui social network e minacciati “scioperi del biglietto” sono ormai armi spuntate? La proposta alternativa per condurre i pendolari lombardi fuori dalle secche di un sistema ferroviario sempre più allo sbando arriva da Legambiente: acquistare azioni di Trenord per partecipare “dall’interno” ai processi decisionali che, stando ai risultati, né la politica né i manager sono riusciti a governare. L’idea, messa ieri nero su bianco dal responsabile dei Trasporti dell’associazione ambientalista, Dario Balotta, non è una provocazione: «La società è allo sbando – spiega – e le cose, se possibile, sono addirittura peggiorate da quando si è compiuta la fusione tra Ferrovie Nord Milano e Fs. Le soppressioni dei treni sono aumentate, gli indici di puntualità crollati. L’acquisto delle azioni potrebbe costituire un punto di svolta».

I numeri, in linea teorica, ci sarebbero: secondo le statistiche aggiornate, i viaggiatori che ogni giorno si spostano lungo le tratte lombarde sono circa 670mila. «La Regione Lombardia si ostina a non introdurre elementi di competizione e di liberalizzazione nel settore – attacca Balotta che nei giorni scorsi ha acquistato 80 azioni a 0,57 euro ciascuna, per un investimento di 46 euro – con la proroga del contratto di servizio senza gara fino al 2020, il contrario di quanto avvenuto in Europa. Non resta altro da fare che portare la nostra voce nella stanza dei bottoni».

Attualmente la holding delle Fnm quotata in Borsa è controllata dalla Regione al 57%, il 14% è in mano alle Fs e il 4% circa al costruttore Gavio. «Ogni comitato dei pendolari compri qualche azione, costano poco, ed eserciti i diritti di socio in assemblea - insiste Legambiente-. Visto che un buon 20 per cento delle azioni potrebbe essere acquistato dai pendolari, unendo gli azionisti sotto un unico organismo si potrebbe contare ancora di più». Le adesioni possono essere comunicate  a  twitter@legambiente lombardia.«La Regione oltretutto - conclude Balotta - è in grave conflitto d’interesse in quanto fa da arbitro e da giocatore con Trenord essendo al tempo stesso proprietaria al 50 per cento, compratrice dei servizi con un contratto da quasi 400 milioni l’anno e il “pianificatore” degli stessi».