Il Papu ha sogni giganti: "Atalanta tra le prime otto e avanti anche in Europa"

Attesa alle stelle a Bergamo per l’esordio casalingo dell’Atalanta contro la Roma

 Alejandro Gomez, 29 anni, ha rinnovato fino al 2022

Alejandro Gomez, 29 anni, ha rinnovato fino al 2022

Bergamo, 19 agosto 2017 - Attesa alle stelle a Bergamo per l’esordio casalingo dell’Atalanta domani pomeriggio alle 18 contro la Roma. Stadio verso il tutto esaurito. Due interi settori già sold out solo con i 13.900 abbonamenti sottoscritti. Altri 3700 biglietti acquistati al botteghino nelle prime ore di prevendita. Popolo atalantino carico e pronto per il debutto. E anche la squadra. Come ha spiegato ieri il capitano, Alejandro Gomez: «Siamo pronti per la Roma, abbiamo fatto un’ottima preparazione estiva e arriviamo bene a questa partita». Ottimismo e convinzione che il Papu proietta in vista di tutta la stagione: «Sappiamo che ripeterci sarà difficile perché adesso tutti ci conoscono e ci aspettano, non siamo più una sorpresa. Ma ci siamo rinforzati. Vedremo partita dopo partita dove arriveremo: vogliamo stare nella parte sinistra della classifica e lottare per i primi otto posti. Poi abbiamo l’Europa League: vogliamo passare la fase a gironi e andare più avanti possibile. Ma intanto pensiamo alla Roma.»

Alla sfida con i giallorossi la Dea ci arriva dopo un pre campionato esaltante, costellato solo di risultati positivi. Otto vittorie e un pareggio, 50 gol fatti, facendo la tara delle abbuffate di reti contro squadre di dilettanti, e appena tre subiti, nonostante avversari di caratura europea come il Lille, il Borussia Dortmund e il Valencia. Un ruolino di marcia impressionante, anche se Gian Piero Gasperini da giorni butta acqua sul fuoco degli entusiasmi estivi ricordando che le amichevoli sono una cosa e le partite di campionato «sono un’altra musica». Vero, ma la sua Atalanta ha carattere, mentalità ed esegue lo spartito del collaudato 3-4-3 ormai a memoria, anche se è costretta a cambiare qualche orchestrale.

Tante certezze per il Gasp. La prima è la difesa. Davanti alla porta protetta da Berisha la Dea ha eretto una barriera impenetrabile con la difesa a tre e i due mediani di centrocampo rapidi a scalare. Pochi tiri subiti, pochi spazi lasciati agli attaccanti avversari. L’altra certezza è ‘Papu’ Gomez, già in forma e apparso responsabilizzato dal prolungamento del contratto fino al 2022. È sempre più leader e trascinatore, come ha dimostrato anche nelle dichiarazioni fuori dal campo, e nell’anno del Mondiale sembra pronto per il grande salto di qualità anche a livello internazionale. Intorno al capitano ruotano le altre certezze: Kurtic pendolo sulla destra, il corazziere Petagna centravanti con il bisonte danese Cornelius a contendergli una maglia in una sana concorrenza che farà bene a entrambi. E poi Ilicic, una sorta di dodicesimo tattico, l’uomo che può variare il ritmo e anche l’assetto in un 3-5-2 o in un 3-4-1-2 a seconda delle esigenze. Le ultime certezze, a centrocampo, sono i mediani: Freuler e Cristante, entrambi reduci da un ottimo pre campionato, e De Roon, arrivato solo da una settimana ma già integrato e in condizione. In tre si giocheranno due posti, alternandosi in un turn over obbligatorio con un calendario da due partite alla settimana da settembre a gennaio.

L'unica incognita è sulle fasce. A destra l’olandese Hateboer è in vantaggio sul belga Castagne, preso per sostituire Conti. A sinistra si è aperta la falla lasciata dal forfait di Spinazzola: per il momento tocca al tedesco Gosens colmarla. Aspettando qualche giorno, che si compia il destino di Spinazzola, su cui la Juve non molla, o l’eventuale arrivo di un sostituto girato dai bianconeri, come Laxalt, in cima alle preferenze gasperiniane, o l’altro ex genoano Ansaldi o ancora Sturaro. Voci di mercato, che si accavallano e si confondono. Qui non ci sono certezze.