Mal di trasferta e attaccanti "spuntati": Gasperini in ricerca della ricetta giusta

Solo due punti in sei match lontano da Bergamo, una media da squadra in lotta per salvarsi

Gian Piero Gasperini si congratula  con Cristante,  tra i migliori realizzatori della Dea

Gian Piero Gasperini si congratula con Cristante, tra i migliori realizzatori della Dea

Bergamo, 29 novembre 2017 - La vittoria risicata contro il Benevento ha rilanciato le ambizioni europee dell’Atalanta. Non quelle al presente, riferite a questa edizione dell’Europa League in cui la Dea è già aritmeticamente qualificata per i sedicesimi, ma quelle future. Il settimo posto, l’ultimo che qualifica direttamente alla prossima edizione dell’Europa League, per i nerazzurri, risaliti a 19 punti, è tornato vicinissimo, essendoci un solo punto a separarli dal trio formato da Milan, Bologna e Chievo. Ed il sesto posto della Sampdoria, a 26, è a sette lunghezze, per cui nulla è impossibile.

Come ha rimarcato lunedì sera, dopo l’1-0 al Benevento, lo stesso Giampiero Gasperini. «Vogliamo cercare di rimanere in questo gruppone, perché il campionato è lungo e basterà qualche vittoria per risalire. Ma è chiaro che dobbiamo cominciare a fare più punti in trasferta se vogliamo risalire qualche posizione». Eccolo il punto critico. Il mal di trasferta dei nerazzurri. Lontano da Bergamo la Dea viaggia bene solo in Europa, dove ha conquistato cinque punti in tre partite, con la vittoria di Liverpool e i pareggi a Lione e Limassol. Il bilancio esterno disastroso in campionato per Gomez e compagni: appena due punti, due pareggi in rimonta per 1-1, a settembre, sui campi di Chievo e Fiorentina. Poi solo sconfitte contro Sampdoria, Udinese e Inter, dopo quella ad agosto a Napoli.

Due punti in sei gare esterne, una media da retrocessione. E adesso il calendario per l’Atalanta propone tre trasferte da qui a Natale: sabato sera quella sul campo del Torino, nove giorni dopo visita al Genoa e Marassi e il 23 dicembre di nuovo a San Siro, dal Milan. Gasperini si attende punti dalle prossime trasferte. E anche un contributo realizzativo maggiore dagli attaccanti.

«Non possiamo pensare – fa notare il tecnico di Grugliasco - che arrivi sempre un gol di Cristante o di Caldara. E senza segnare fai rimanere in partita gli avversari e perdi in tranquillità». Tasto dolente la media realizzativa dell’attacco. Gomez non segna da due mesi, Cornelius e Petagna hanno infilato due reti a testa, come Kurtic e Ilicic, quest’ultimo appannatosi nelle ultime uscite e a secco da un mese. Mal di trasferta e mal di gol, in campionato, questa la sintesi di questi primi tre mesi atalantini, anche se l’obiettivo settimo posto resta alla portata ed il bilancio per ora è comunque positivo, considerando la marcia trionfale in coppa, con 11 punti conquistati in 5 giornate nel Girone E, che non fanno rimpiangere i nove punti in meno, in serie A, rispetto ad un anno fa dopo la 14esima. Intanto domani alle 16 amichevole infrasettimanale a Zingonia contro i dilettanti del Dario Boario.

rcano