Mercoledì 24 Aprile 2024

Nell’oasi dei topi d’appartamento. "Con le ronde li teniamo lontani"

Torre Boldone, il primo cittadino: "119 raid fino a ottobre, poi solo 2" di Michele Andreucci

Il sindaco  Claudio Sessa

Il sindaco Claudio Sessa

Torre Boldone (Bergamo), 21 dicembre 2014 - «Non conosco le statistiche, ma posso dire che nella Bergamasca i furti in casa restano un fenomeno molto grave». Il sindaco di Torre Boldone, Claudio Sessa, a capo di una lista civica, guarda con sospetto ai dati forniti da alcune questure lombarde, secondo cui i colpi nelle abitazioni sarebbero in calo. Lui conosce bene il problema: il suo paese, all’imbocco della Valle Seriana, 8mila abitanti, fino a poco tempo fa era uno dei paesi più colpiti dai ladri.

Come ha cercato di risolvere la situazione? «Ho creato i Vot, volontari osservatori del territorio. In tutto siamo cinquanta persone: ogni sera, a rotazione, usciamo in strada e pattugliamo le zone più buie e quelle collinari. Siamo anche muniti di un moderno visore notturno, che ho pagato 500 euro di tasca mia e che ci permette di osservare anche al buio. Adesso, grazie al contributo di numerosi cittadini, stiamo per acquistarne altri due. Il nostro compito è quello di avvisare le forze dell’ordine dinanzi a situazioni sospette».

La situazione a Torre Boldone è migliorata? «Sì. Nei primi dieci mesi del 2014, cioè fino al 31 ottobre, i furti nel nostro territorio erano stati 119. Tra novembre e i primi di dicembre invece, da quando abbiamo iniziato a pattugliare, sono stati solamente due. Spero che non sia un caso, ma un segnale preciso».

Negli altri comuni della Bergamasca qual è la situazione? «Ho ricevuto numerose telefonate di cittadini che risiedono in altri Comuni vicino al mio e che mi chiedevano di estendere il servizio sul loro territorio. Cosa che, ovviamente, non posso fare, ma che rende l’idea di come il fenomeno dei furti, statistiche o non statistiche, sia percepito dalla gente come un problema grave».