Piazzale Alpini, proteste e non solo dopo la maxi rissa: "Riconquistiamo questo spazio"

L'area è tornata da anni è una sorta di terra di nessuno, dove lo spaccio a tutte le ore del giorno e della notte è una prassi quotidiana

Controlli in piazzale degli alpini (De Pascale)

Controlli in piazzale degli alpini (De Pascale)

Bergamo, 9 luglio 2016 - Il clamore mediatico suscitato dalla maxi rissa di mercoledì sera tra tre marocchini e un richiedente asilo nigeriano ha posto di nuovo al centro del dibattito Piazzale Alpini, da anni una sorta di terra di nessuno, dove lo spaccio a tutte le ore del giorno e della notte è una prassi quotidiana. La polizia fa la sua parte: da gennaio a maggio, infatti, la questura ha inviato in diversi momenti ben 314 volanti, controllato 378 persone, 34 veicoli, 9 esercizi pubblici, denunciato 53 persone e arrestate 3. Eppure, nonostante gli sforzi delle forze dell’ordine e le proposte di riqualificare l’area, poco è cambiato.

«Si tratta di una zona particolarmente complicata - sottolinea Giacomo Salvi, direttore di Confesercenti Bergamo -. Noi siamo stati i primi a sperimentare iniziative sul piazzale, con il Villaggio di Natale, che da qualche anno sta riscuotendo un ottimo successo. E da oggi (ieri,ndr) è iniziata la manifestazione Street Food, con bancarelle che mettono in vendita il cosiddetto cibo da strada. Certo, riqualificare l’area non è facile. Per niente. Bisognerebbe trasformarla in una sorta di luogo del divertimento serale, ridefinendo gli spazi e aprendo locali per i giovani e le famiglie. Certo, la sicurezza andrebbe garantita con una maggiore presenza di poliziotti e carabinieri, ma una soluzione potrebbe essere proprio quella di rendere più viva la zona, che, soprattutto nelle ore serali, diventa un buco nero in mezzo alla città».

«Confesercenti - conclude Salvi - lancia comunque un appello forte ai bergamaschi, invitandoli a un forte e significativo gesto simbolico contro il degrado e la criminalità che minacciano la zona. In occasione di Street Food, tutti potranno esprimere la volontà di riconquistare questo pezzo di città semplicemente con un abbraccio, simbolo della voglia di stare insieme e di divertirsi in modo sano. Chi vorrà, una volta raggiunto Piazzale Alpini, potrà scattarsi un selfie e postare l’abbraccio sulla pagina Facebook dell’evento Abbracciamo Piazzale Alpini».

«Questa volta - aggiunge Giulio Zambelli, vice presidente di Confesercenti - non c’è un primato da raggiungere, ma semplicemente la possibilità di dimostrare che l’illegalità non può trovare spazio in pieno centro». «Noi non abbiamo niente a che vedere con queste persone, che vanno assolutamente perseguite penalmente - si affretta invece a distinguere don Fausto Resmini, che da anni gestisce la mensa che fornisce pasti per i poveri alla fine delle pensilene della stazione delle Autolinee -. Il nostro servizio è rivolto a chi vive marginalmente, ai senza fissa dimora, chi ha bisogno d’aiuto . Non si può confondere la nostra attività con chi delinque. Da sempre esiste un gruppo che vive costantemente nell’illegalità».