Ragazze rapite in Siria, due mesi di angoscia: "Forza Greta e Vanessa, resistete"

I genitori delle due ragazze continuano a mantenere il riserbo ma sono ottimisti e sperano di riabbracciarle presto di Rocco Sarubbi

Greta Ramelli e Vanessa Marzullo (Ansa)

Greta Ramelli e Vanessa Marzullo (Ansa)

Varese, 1 ottobre 2014 -  Rimane una cortina di silenzio sulla sorte di Vanessa Marzullo, 21 anni, di Brembate, e dell’amica Greta Ramelli, 20 anni, di Gavirate (Varese), le due cooperanti rapite in Siria. Da due mesi sono in mano ai loro sequestratori. Le ultime notizie provenienti da fonti libanesi indicano la loro presenza tra la regione occidentale di Aleppo (dove sono state rapite il primo agosto) e il confine turco. La situazione è complicata nonostante gli appelli in arabo lanciati anche dall’imam di Firenze, ed è resa più complessa dai raid aerei in Iraq e in Siria. L’angoscia dei familiari delle ragazze è forte.

Salvatore Marzullo, papà di Vanessa, chiede che intorno alla vicenda cali una cortina di silenzio, per non compromettere la possibilità di una soluzione positiva, a cui continua a credere. Si limita a brevi dichiarazioni, per ribadire i concetti che ha sempre sottolineato: «Non ho avuto novità sulla sorte di mia figlia e della sua amica: aspetto un segnale da parte della Farnesina. Io rimango ottimista: anche se le notizie che arrivano dalla Siria sono tutt’altro che incoraggianti, non voglio perdere la fiducia. Questi sono momenti delicati per chi deve trovare una soluzione, e proprio per questo è opportuno che cali il silenzio e che le persone impegnate per la liberazione delle ragazze lavorino nella massima discrezione. Non vedo l’ora di riabbracciare Vanessa, ma dobbiamo abbassare i toni: ci sarà tempo per parlare e raccontare». 

Anche paese di Brembate ha scelto la via del silenzio e della discrezione indicata dalla Farnesina, come ci conferma il sindaco, Mario Doneda: «Abbiamo deciso di mantenere un profilo basso sulla vicenda — racconta il primo cittadino — in accordo con i genitori di Vanessa che avevano chiesto espressamente, su consiglio della Farnesina, di evitare di parlare del rapimento delle due ragazze. Ciò non significa che abbiamo dimenticato Vanessa e anche la sua amica Greta, però, in questo momento è necessario seguire le indicazioni che arrivano da Roma».

di Rocco Sarubbi