Volontarie rapite in Siria: "Greta e Vanessa non sono in mano a Isis"

Il sottosegretario agli Esteri Mario Giro ha ribadito l’invito a “mantenere il massimo riserbo” sulla vicenda. Il padre di Vanessa Marzullo: "Non è neppure una smentita. Dobbiamo solo avere tanta pazienza". Il sindaco di Gavirate: "Le parole del Governo ci danno maggiore speranza, perché ora ciò che conta è soltanto riportarle a casa"

Greta Ramelli e Vanessa Marzullo (Ansa)

Greta Ramelli e Vanessa Marzullo (Ansa)

Milano, 22 agosto 2014 - Una buona notizia sulla vicenda che vede protagoniste Greta Ramelli e Vanessa Marzullo, le due volontarie rapite in Siria. Il sottosegretario degli Esteri, Mario Giro, ha smentito all'Ansa le indiscrezioni apparse sugli organi di stampa inglesi. Le due ragazze non sono in mano ai jihadisti di Isis, il gruppo responsabile della decapitazione del reporter americano James FoleyMario Giro ha ribadito l’invito a “mantenere il massimo riserbo” sulla vicenda.

Da Brembate il padre di Vanessa Marzullo, Salvatore, spiega: "Il fatto che non siano in mano all'Isis per noi non è una smentita, perchè mai avevamo avuto conferme ufficiali che lo fossero: dalla Farnesina l'unica cosa che continuano a ripeterci è che dobbiamo avere tanta pazienza. Finora quelle che girano sono solo notizie di stampa - ha aggiunto - di ufficiale e sicuro a noi non e' stato comunicato nulla". 

"Le parole del Governo ci danno maggiore speranza, perché ora ciò che conta è soltanto riportarle a casa" ha sottolineato il sindaco di Gavirate Silvana Alberio. "Come ogni buona notizia che arriva questa precisazione ci dà una speranza in più - ha spiegato il primo cittadino - ed ora il grido deve essere soltanto 'riportiamole a casa'". Il sindaco ha raccontato che "come ovvio in paese c'è molta preoccupazione e la partecipazione emotiva dei concittadini è forte, ma allo stesso tempoc'è anche tanta speranza". Ora, però, ha ribadito Alberio, "tutti gli sforzi devono essere rivolti nel cercare di riportarle a casa e poi, quando tutto sarà finito, festeggeremo".

Intanto torna a parlare Roberto Andervill, il cofondatore del progetto Horryaty; "Siamo preoccupati come il primo giorno. Ma per ora le versioni sono contrastanti e suscitano tanti dubbi". Nel frattempo tuona l'europarlamentare leghista Mario Borghezio: "Le due ragazze se la sono proprio cercata".