Rapina giovane mamma a passeggio con le bambine: 43enne finisce nei guai

Per impadronirsi dei soldi contenuti nella borsa, non ha esitato ad aggredire una giovane mamma, che in quel momento si trovava in compagnia delle sue bambine: quella di 1 anno si trovava nel passeggino, la sorellina di 4, invece, era vicino alla madre. Tutte e tre sono finite rovinosamente a terra di Michele Andreucci

Scippo (foto di repertorio)

Scippo (foto di repertorio)

Bergamo, 1 settembre 2015 - Per impadronirsi dei soldi contenuti nella borsa, non ha esitato ad aggredire una giovane mamma, che in quel momento si trovava in compagnia delle sue bambine: quella di 1 anno si trovava nel passeggino, la sorellina di 4, invece, era vicino alla madre. Tutte e tre sono finite rovinosamente a terra, ma per fortuna non hanno riportato conseguenza gravi: la donna se l’è cavata con cinque giorni di prognosi, le bambine con tre.

In manette è finito un tossicodipendente di 43 anni, residente a Castelli Calepio, disoccupato da circa un mese, un precedente per guida in stato di ebbrezza. L’episodio è avvenuto lunedì pomeriggio, intorno alle 14,30, in via Pizzo Recastello, zona Borgo palazzo. L’uomo era appena uscito dal Sert e stava aspettando il bus, quando ha visto arrivare la giovane donna. A quel punto si è avvicinato e ha dato un violento strappo alla borsa che si trovava sul manubrio del passeggino.

Il colpo è stato talmente forte, che la mamma e le due piccole sono cadute a terra. All’inseguimento del tossicodipendente si è lanciato un passante che aveva assistito alla scena e che contemporaneamente ha avvertito la polizia. L’uomo, che durante la fuga si è disfato della borsa e del portafoglio, è stato rintracciato poco dopo dagli agenti in un distributore della zona. “Avevo assunto una dose di cocaina - ha spiegato ieri al giudice Stefano storto, nel corso del processo per direttissima - non so cosa mi sia preso”. Il giudice ha convalidato l’arresto e lo ha scarcerato, disponendo nei suoi confronti l’obbligo di dimora a Castelli Calepio. Il dibattimento è stato rinviato al 10 dicembre prossimo.