Radio Zeta cancella il ballo liscio: sui social network scoppia la rivolta

Gli ascoltatori criticano i nuovi palinsesti dopo il cambio di proprietà di MICHELE ANDREUCCI

Due ballerini, appassionati di danza

Due ballerini, appassionati di danza

Caravaggio, 18 gennaio 2016 - Una vera e propria sommossa popolare su Facebook per far tornare il ballo liscio su Radio Zeta, la storica emittente radiofonica con sede a Caravaggio (all’interno dell’omonima discoteca, chiusa da alcuni anni), affermatasi soprattutto grazie alla trasmissione di musiche da ballo, che la notte di Capodanno, dopo una lunga avventura che durava dal lontano 1976, ha spento definitivamente i microfoni: è stata infatti ceduta dal suo fondatore e storico patron, Angelo Zibetti (nella foto sotto), al gruppo Rtl, diventando Radio Zeta l’italiana. Una realtà ben diversa da quella piccola radio di provincia che nel tempo è diventata un punto di riferimento per la musica da ballo delle orchestre italiane grazie anche alla passione ed esperienza maturate di Zibetti nella gestione di locali come il Calypso e la Ruota. «Per l’inaugurazione della Ruota sul palco era presente la storica valletta di Mike Buongiorno Edy Campagnoli - ama ricordare Zibetti – e Corrado Lojacono, un cantante che andava per la Angelo Zibetti non abbandona le “belle gioie’’ che l’hanno seguito in tutti questi annimaggiore in quel periodo». E quel locale ha fatto la storia di tanti altri grandi della musica italiana come Pooh e Battisti. Di pari passo cresceva la popolarità della radio,. Ora i tempi sembrano essere cambiati.

La nuova proprietà ha da subito proposto un palinsesto nuovo e diverso dal ballo liscio che caratterizzava la vecchia radio. E così sul social network è nato il gruppo “A noi non piace Radio Zeta l’italiana”, che ha raccolto in poco tempo l’adesione di quasi 400 membri. In alcuni utenti il cambiamento è stato talmente traumatico che hanno maturato la decisione di non ascoltare più la nuova frequenza, a causa della nostalgia per i bei tempi andati e dalla delusione di ascoltare musica italiana “come in qualsiasi altra radio”.

Nei giorni scorsi, invece, è partita una nuova iniziativa, una raccolta di firme online per convincere Rtl e il suo direttore Lorenzo Suraci a tornare sulle sue decisioni. Lanciata il 9 gennaio su www.change.org da un’appassionata di Mantova, è già sostenuta da quasi 200 persone.

«Siamo gli ascoltatori di Radio Zeta da lunga data - si legge nella presentazione della petizione -. Una emittente che attraverso le canzoni della musica da ballo ha dato a noi e a tanti altri, per 40 anni, allegria, compagnia e felicità. Per molti di noi è come una famiglia. Radio Zeta è diventata l’italiana, ma non vogliamo scordare ciò che è sempre stata e che l’ha fatta arrivare agli eclatanti dati di ascolto attestati ogni anno: Radio Zeta, la Grande Radio della musica da ballo!».

«Capisco che molti ascoltatori siano rimasti delusi - ribatte l’ex patron di Radio Zeta, Angelo Zibetti -, ma dal momento in cui l’emittente è stata venduta a Rtl, i nuovi titolari hanno deciso di programmare un nuovo palinsesto a loro piacimento. C’è in atto un cambiamento che bisogna accettare. Una ragione fondamentale che ha spinto Rtl a nazionalizzare la nuova radio, togliendo di fatto il tanto amato liscio, è che in tantissime regioni d’Italia non sono mai esistite frequenze simili alla vecchia Radio Zeta, dove venivano trasmesse quelle musiche. Non vorrei che gli ascoltatori si sentissero presi in giro, ma semplicemente c’è in atto un cambiamento. Bisogna saper accettare i cambiamenti ed andare avanti sempre e comunque». di MICHELE ANDREUCCI