Migranti, Gori: "Cambiare percorso dell'accoglienza"

"Abbiamo tutti creduto che l'emergenza si sarebbe conclusa nel 2011, ma questo è un flusso potente"

Un gruppo di profughi

Un gruppo di profughi

Bergamo, 23 settembre 2016 - "Il percorso dell'accoglienza va modificato, perché l'immigrazione ha un nuovo connotato". È quanto sostiene il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, Pd, intervenendo sul tema dei migranti in un dibattito che ha già visto schierarsi il suo collega di Milano, Giuseppe Sala, che ha dichiarato che "serve un nuovo piano nazionale", e l'ex primo cittadino di Torino, Piero Fassino, ora presidente dell'Anci. "Anche se di solito non lo si dice - evidenzia Gori - abbiamo tutti sperato e pensato di essere di fronte a un'emergenza anche lunga ma destinata a concludersi, come era successo in precedenza con l'emergenza Nord Africa nel 2011, quando ci fu un picco di arrivi poi rientrato. Invece ora siamo in presenza di una dinamica migratoria potente destinata a durare nel tempo. Inoltre - conclude il sindaco di Bergamo - con la chiusura delle frontiere siamo diventati un Paese di destinazione. E questo cambia i numeri, le difficoltà, l'approccio complessivo al problema". Per allargare il numero dei comuni ospitanti, Gori suggerisce l'incentivazione: "Il governo deve smettere di dire che lo farà ma mettere sul tavolo cose concrete. La più chiara e consistente è lo sblocco delle assunzioni. Tutti i Comuni italiani sono in deficit di personale prché hanno avuto limiti al turnover".