Elezioni regionali Lombardia 2018, Gori: "Partita complicata, ma Maroni non è invincibile"

L'attuale sindaco di Bergamo e possibile sfidante dell'attuale governatore è critico: "Ci sono segnali del poco che ha fatto in questi anni"

Giorgio Gori e Roberto Maroni

Giorgio Gori e Roberto Maroni

Bergamo, 13 giugno 2017 - Le prossime elezioni regionali in Lombardia si avvicinano. Sono in programma nel 2018, ma i possibili candidati iniziano a pensarci sempre di più. Del resto, lo scorso gennaio Roberto Maroni, attuale governatore, aveva sciolto le riserve e aveva confermato di essere "disponibile a guidare la coalizione di centrodestra per le elezioni regionali del 2018". Oggi, a parlarne, è Giorgio Gori, sindaco di Bergamo e possibile sfidante.  

La partita elettorale per la regione Lombardia è "complicata" per il centrosinistra ma Roberto Maroni non è un candidato invincibile, secondo il primo cittadino orobico. A chi gli ha chiesto e consideri Maroni invincibile, Gori ha risposto: "Non lo penso affatto, anzi credo che ci siano segnali molto chiari del poco che ha fatto la regione in questi anni, e di quanto di più avrebbe potuto fare per sostenere la crescita della Lombardia". "Questo è il margine di miglioramento che il centro sinistra si propone di rappresentare ai cittadini lombardi per conquistarne la fiducia", ha aggiunto.  

Parlando delle difficoltà per il centrosinistra alle regionali prospettate anche dal sindaco di Milano Beppe Sala, Gori ha detto: "Francamente non c'è un allarme, che la partita sia complicata per il centrosinistra in Lombardia lo sappiamo da più o meno 25 anni tant'è che abbiamo sempre perso. I risultati di questo weekend non mi fanno però cambiare idea rispetto alla possibilità che se il centrosinistra sarà bravo a mobilitare tutte le energie che ci sono nei territori, quindi immagino lo schieramento più largo possibile anche con i corpi intermedi, possa giocarsela in modo competitivo".