Bergamo, 8 gennaio 2014 - Fusione dei Comuni anche in Lombardia: saranno 9, su 19 richieste, i nuovi Comuni lombardi che dopo i referendum consultivi andranno al voto il 25 maggio per l’elezione del Sindaco e del Consiglio comunale. Le Commissioni Affari istituzionali (presieduta da Stefano Carugo, Ncd) e Speciale per il Riordino delle Autonomie (presieduta da Giulio Gallera, Fi), riunite in seduta congiunta, hanno analizzato l’esito del voto referendario dello scorso dicembre e si sono espresse per l’accoglimento di nove fusioni: 2 in provincia di Bergamo, 3 in provincia di Como, 1 in provincia di Lecco, 1 in provincia di Pavia, 1 in provincia di Varese e 1 in provincia di Mantova.

L’iter prevede ora il passaggio dei progetti di legge di fusione approvati alla Commissione Bilancio (mercoledì 15 gennaio) per la determinazione degli aspetti finanziari e successivamente in Consiglio regionale (nelle sedute del 21 e 22 gennaio) per la loro approvazione definitiva. La conseguente pubblicazione sul BURL (Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia) consentirà ai cittadini di recarsi alle urne il 25 maggio per l’elezione del Sindaco e del Consiglio comunale della nuova realtà amministrativa.  I dieci progetti di legge che non hanno ottenuto il via libera dalle Commissioni consiliari Affari istituzionali e Speciale per il Riordino delle Autonomie approderanno anche loro in Consiglio regionale, ma con la proposta di “non passaggio” all’esame degli articoli di legge in quanto giudicati “non accoglibili” perché la maggioranza dei cittadini si è espressa contro i progetti di fusione. 

Questi, in dettaglio, i Comuni interessati alla fusione con la nuova denominazione che assumeranno: in Provincia di Bergamo, Sant’Omobono Terme e Valsecca (totale “sì” dei cittadini 84%, totale “no” dei cittadini 16%) diventerà Sant’Omobono Terme; Brembilla e Gerosa (“sì” 77%, “no” 23%) Val Brembilla; in Provincia di Como Bellagio e Civenna (“sì” 81%, “no” 19%) Bellagio; Drezzo, Gironico e Parè (“sì” 78%, “no” 22%): Colverde; Lenno, Ossuccio, Tremezzo e Mezzegra (“sì” 63%, “no” 37%): Tremezzina; in Provincia di Pavia, Cornale e Bastida de’ Dossi (“sì” 87%, “no” 13%): Cornale e Bastida; in Provincia di Mantova, Virgilio e Borgoforte (“sì” 68%, “no” 32%): Borgovirgilio; in Provincia di Lecco Verderio Inferiore e Verderio Superiore (“sì” 80%, “no” 20”): Verderio. In Provincia di Varese, Maccagno, Pino sulla Sponda del Lago Maggiore e Veddasca (“sì” 54%, “no” 46%): Maccagno con Pino e Veddasca.

Non sono state accolte le richieste di fusione, visto l’esito negativo dei referendum consultivi tra la popolazione per i comuni: in provincia di Bergamo, Covo, Fara Olivana con Sola e Isso; in provincia di Como Claino con Osteno, Corrido, Porlezza, Valsolda e Val Rezzo, Menaggio, Grandola ed Uniti, Plesio e Bene Lario, Musso e Pianello del Lario, Faloppio, Ronago e Uggiate-Trevano; in provincia di Varese, Cassano Valcuvia, Ferrera di Varese, Grantola, Masciago Primo e Mesenzana; in provincia di Sondrio Grasotto, Mazzo di Valtellina, Tovo di Sant’Agata, Vervio e Lovero, Chiavenna, Mese, Gordona, Menarola e Prata Camportaggio; in provincia di Mantova: San Giorgio di Mantova e Bigarello; in provincia di Pavia, Pieve del Cairo e Gambarana.