Bergamo, 2 giugno 2012 - Matteo Salvini è il nuovo segretario della Lega lombarda. A nominarlo e’ stato il congresso riunitosi a Bergamo. A Salvini sono andati 403 voti mentre al suo avversario, Cesarino Monti sono andati 129 voti. Tre schede bianche e 9 nulle. “Grazie a Bobo Maroni perché l’onere e l’onore che gli sta capitando sulle spalle non e’ roba da poco”. Cosi’ il neo eletto ha voluto ringraziare colui che l’ha sostenuto in questa campagna elettorale dal palco. 

“La Lega è la Lega di Maroni e la Lega di Bossi ma soprattutto è la Lega dei suoi splendidi militanti lombardi. Abbiamo tanto da lavorare per dare risposte concrete ai 10 milioni di lombardi che si aspetanno tanto dalla Lega -ha proseguito Salvini- e che ogni tanto abbiamo deluso. Qualunque lombardo abbia voglia di fare venga da noi, lo aspettiamo e troverà nella Lega un punto di riferimento. Abbiamo riconosciuto gli errori -ha concluso- ora abbiamo voglia di lavorare”. 

I VICESEGRETARI - Sono Stefano Borghesi, consigliere provinciale di Brescia, e Cristian Invernizzi, assessore alla Sicurezza di Bergamo e segretario provinciale del Carroccio, i primi due vicesegretari della Lega Lombarda. Entrambi sono nati nel 1977, e hanno quindi meno di 40 anni come il neo eletto segretario Matteo Salvini che ha compiuto a marzo 39 anni. Salvini ha annunciato che con la sua elezione a segretario lascera’ l’incarico di consigliere comunale a Milano. ‘’Non è un addio - ha comunque promesso - ma un arrivederci, magari come sindaco. Continuero’ ad essere presente nei quartieri e ad ascoltare i milanesi’’.  

IL CONFRONTO - Scintille tra due candidati alla segreteria della Lega lombarda, all'ottavo congresso, in corso a Bergamo.  Il senatore Cesarino Monti ha iniziato il suo discorso criticando l'eccessivo presenzialismo televisivo di alcuni esponenti leghisti, con riferimento indiretto all'avversario, Matteo Salvini, spesso ospite di trasmissioni e dibattiti. Monti e' stato fischiato dall platea, pro-Salvini. Poi e' stato lo stesso europarlamentare a replicare, nel suo intervento: "Non mi diverto ad andare in tv, ci vado perche' la Lega e Umberto Bossi lo meritano".

In seguito Monti, 65enne sindaco di Lazzate, ha lamentato di essere stato "boicottato", sostenendo che "alcuni segretari provinciali non hanno fatto vedere ad alcuno" la sua lettera di candidatura. Molto accorato l'intervento di Monti che e' arrivato a paragonare la malattia contro la quale sta lottando alla patologia che affligge in questo momento la Lega. "Io ho la forza di combattere la mia malattia, ma non so se avro' la forza di combattere il cancro che e' entrato dentro la Lega, che non sono Roberto Maroni o Salvini, ma sono quelli entrati per avere dei posti", ha detto.

Monti, che ha precisato di non essere "ne' del cerchio magico, ne' maroniano", ha difeso Umberto Bossi, come padre che non e' responsabile dell'operato dei suoi figli, accusati di aver usato i soldi della Lega per esigenze personali. Frase che ha sollecitato la 'stilettata' di Salvini, il quale ha replicato: "E' chiaro che i padri non hanno le colpe dei figli, ma se qualche figlio sbaglia, paga".

Unico fronte sul quale si sono dichiarati concordi: stop a polemiche, divisioni e liti, dopo il congresso. "Sono d'accordo con Monti - ha detto Salvini - il congresso era la sede giusta per confrontarsi e 'scazzarsi', ma da domani basta, da domani fuori chi esce sui giornali, facebook, in tv". Infine, l'europarlamentare 39enne ha annunciato che, se verra' eletto segretario, lascera' l'altro incarico, ovvero quello di consigliere comunale a Milano.