Bergamo, 2 giugno 2012 - "Chiedo a tutti di fare un passo in avanti. L'unità è il nostro valore fondamentale" e ora "basta piangersi addosso". Lo ha detto il triumviro della Lega Roberto Maroni, intervenendo al Congresso lombardo del Carroccio. "Da ora in avanti mettere da parte polemiche e rancori personali - ha detto Maroni - Ne va del nostro futuro".

Maroni ha premesso che questo "Non è un congresso di propaganda. Dobbiamo guardarci in faccia, capire che cosa è successo, elaborare il lutto. Basta piangerci addosso, basta con queste menate. E decidere che cosa fare da qui in avanti per vincere la battaglia storica che abbiamo iniziato a combattere tanti anni fa". L'ex ministro dell'interno si è detto però "ottimista. Ho visto militanti un po' incazzati ma pronti a ripartire. Gente che non chiede niente alla Lega. Che chiede solo di credere in un grande sogno. E' questo che dobbiamo continuare ad alimentare, il grande sogno che ci ha dato Umberto Bossi".  

MARONI: "SI RIPARTE" - Con la stagione dei congressi, ha spiegato Maroni, si da’ quindi il via al cambiamento “per rilanciare la Lega dopo il terremoto che ci ha colpiti e per riprendere l’attivita’ politica. Da oggi si parte, da oggi si puo’ ripartire, vediamo se ci sono le condizioni ma io credo proprio di si’. La stagione dei congressi serve per rilanciare l’azione della Lega -ha concluso Maroni - noi qui ritroviamo l’unità di tutti i militanti”.

“C’e’ chi vuole distruggere la Lega - ha spiegato Maroni - perche’ e’ una anomalia del sistema. Il nostro compito e’ quello di smentire tutti questi gufi che dicono che la Lega e’ morta e oggi si puo’ ricominciare. Sono fiducioso e ottimista che oggi si chiuda una pagina brutta e se ne apra una ancora piu’ bella di quella che e’ stata la Lega nel passato con grandi successi e grandi soddisfazioni per tutti noi”. “Dobbiamo riprendere quella azione forte che la Lega ha sempre avuto - ha spiegato il triumviro - perche’ il nostro obiettivo, la nostra ambizione, il nostro sogno e’ quello di diventare il primo partito del Nord prima delle elezioni politiche”.

 

MARONI: "SOLDI BUTTATI" - Meglio aiutare i terremotati che spendere soldi per i buffet. Questo in sintesi il pensiero di Roberto Maroni riguardo le celebrazioni per il 2 giugno alle quali il movimento ha deciso di non partecipare. “Riteniamo che queste celebrazioni, queste feste, questi buffet dovevano essere tutti cancellati per dare un aiuto concreto alle popolazioni colpite dal terremoto. La decisione di non partecipare - spiega - prescinde dal fatto che oggi ci sia il congresso della Lega lombarda. Vogliamo sottolineare l’inopportunita’ di festeggiare un evento mentre c’e’ gente che soffre che e’ morta e che ha perso tutto e per la quale l’aiuto dello Stato poteva e doveva essere molto piu’ concreto”.

 

MARONI: "SINDACI IN PIAZZA CONTRO L'IMU" - La Lega Nord non si deve far ‘scippare’ da altri la battaglia contro l’Imu. Roberto Maroni lo ha spiegato dal palco del congresso della Lega Lombarda proponendo ‘’una grande manifestazione con i sindaci e i militanti domenica 17 giugno, il giorno prima che si paghi’’.  ‘’Dobbiamo iniziare la protesta fiscale - ha detto -, i nostri sindaci devono restituire la fascia tricolore in prefettura se necessario’’.

 

UMBERTO BOSSI SUL PALCO - Umberto Bossi è salito sul palco del PalaCreberg di Bergamo, mentre ha iniziato a parlare Roberto Maroni. E Maroni, senza scomporsi, ha scherzato. ‘’E’ venuto a suggerire’’ ha detto mentre il Senatùr si è seduto al tavolo dei relatori.

Bossi, parlando al Congresso, ha ribadito la sua convinzione che le inchieste giudiziarie sui conti del Carroccio siano state organizzate. ‘’Tutto organizzato? Bene - ha spiegato -, noi ci mobilitiamo contro gli organizzatori delle malefatte’’. E il presidente della Lega ha usato questo motto: ‘’Padania, guarda avanti, non ci fermeranno’’. Il Senatùr ha ribadito che il centralismo vede la Lega come un nemico e quindi ‘’lo Stato non ci mette i tappeti rossi - ha detto rivolto ai militanti - ci manda i magistrati: che cosa vi aspettavate?’’. ‘’Ma non ci possono togliere la voglia liberta’ - ha quindi concluso il Senatur - se e’ salva quella e’ salvo tutto, si possono anche perdere voti’’. Dunque l’appello ai leghisti: ‘’Non abbattetevi, per l’amor di Dio’’.

Poi, Bossi, rivolgendosi al segretario uscente Giancarlo Giorgetti, ha aggiunto: "In Lega è vietato andare in pensione per chi ha dimostrato capacita’: cosi’ staro’ qui io, a lavorare’’. E riguardo il voto per scegliere il segretario nazionale lombardo non ha dato indicazioni: “Chiunque voti quello che vuole”. Poco prima, Bossi aveva apprezzato pubblicamente il discorso di Roberto Maroni: “Mi è piaciuto quel che ha detto Maroni, vuol dire che li ho allevati bene”. E ha aggiunto, ironicamente: “Io e Maroni sempre andati d’accordo tranne quando litighiamo".