Treni, la denuncia di Legambiente: "Orari d'agosto, caos e disagi per i pendolari"

Soppresso il 18% dei treni agostani (416 treni giornalieri) ma molti passeggeri restano a terra lungo il percorso e si verifica anche qualche malore, denuncia Legambiente M.A.

La stazione ferroviaria di Treviglio

La stazione ferroviaria di Treviglio

Brescia, 3 agosto 2015 - Debutto da dimenticare per l'orario d'agosto dei treni, che ha ridotto il numero dei convogli in circolazione. I pendolari che quotidianamente raggiungono Milano partendo da Brescia hanno dovuto subìre ennesimi disagi. "Grazie alla soppressione programmata agostana dei treni della linea Verona-Brescia-Milano, il 2088 (partenza da Brescia alle 7,25) che arriva a Milano alle 8,35 e il 2090 (partenza da Brescia alle 7,40) che arriva sempre a Milano Centrale alle 8,45, è stata per i pendolari una mattina rovente", spiega Dario Balotta, responsabile Trasporti di Legambiente Lombardia. "Il treno 1700 - continua Balotta - che doveva sostituire nel mese di agosto i due convogli soppressi, era già stracolmo a Brescia e a Rovato aveva già i passeggeri in piedi". I disagi hanno toccato anche i pendolari bergamaschi: alle fermate di Romano di Lombardia e di Treviglio molti pendolari sono rimasti a terra. Anche alcuni turisti con la bicicletta non sono potuti salire a bordo: il convoglio era quasi inaccessibile anche per i turisti con le valigie che si recavano a Milano. Un passeggero si è sentito male a Pioltello. "L'odissea - sottolinea Balotta - è finita a Milano Centrale, con l'arrivo con 30 minuti di ritardo del treno. La giornata è stata difficile a causa di una scelta priva di criteri oggettivi, e irresponsabile, di sopprimere il 18% dei treni agostani (416 treni giornalieri) da parte di Trenord e avvallata dalla Regione Lombardia. Non siamo più negli anni Sessanta, quando gli italiani andavano in ferie tutto il mese di agosto e con loro anche i treni pendolari".