Zingonia, donna muore durante coronarografia: indagato un medico

La famiglia di Francesca Di Fiore, maestra d’asilo residente a Pagazzano, morta al policlinico “San Marco”: "Vogliamo sapere cosa è accaduto- Era una donna sana" di Michele Andreucci

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Zingonia (Bergamo), 12 luglio 2014 - Una donna, di 47 anni, Francesca Di Fiore, maestra d’asilo residente a Pagazzano, è morta giovedì pomeriggio al policlinico “San Marco” di Zingonia, durante una coronarografia. esame considerato di routine, eseguito in anestesia locale, che prevede l’inserimento di un catetere nell’arteria femorale e, nei casi più gravi, l’inserimento di uno stent, un cilindretto di maglia metallica. Ma qualcosa è andato storto e il cuore della 47enne ha cessato di battere.

Il caso è approdato sul tavolo del pubblico ministero Carmen Santoro ha fissato per martedì 15 l’autopsia sul corpo della donna, per chiarire l’esatta causa del decesso e stabilire se via sia stato un errore medico. Il pm, inoltre, ha iscritto nel registro degli indagati per omicidio colposo il medico che ha eseguito la coronarografia: un atto dovuto, per consentire al camice bianco di poter prendere parte, attraverso un suo perito, all’autopsia. Nelle prossime ore, però, gli indagati potrebbero aumentare.

Il marito e i figli di Francesca Di Fiore non credono che la morte della donna dovuta ad una fatalità: per questo hanno immediatamente presentato una denuncia alla Procura di Bergamo: «Voglio sapere cosa è accaduto a mia moglie, perchè è morta — dice il marito della vittima, Elio Tenace — Era una donna sana. Solo l’altro giorno mi aveva aiutato a dipingere la camera di nostro figlio. è stata ricoverata per un intervento che ormai fanno anche gli ottantenni. Giovedì mattina si è recata all’ospedale, ma non sapeva neppure con certezza che l’avrebbero sottoposta a una coronarografia. È stata mia figlia Angela, che l’aveva accompagnata, a telefonarci alle 11 e a dirci che mia moglie era in sala operatoria.

Intorno a mezzogiorno mi ha richiamato avvertendomi che era successa una cosa grave». «Nell’ultimo periodo mia madre aveva effettuato dei controlli — spiega il figlio maggiore Carlo — I medici prima le avevano detto che poteva avere un po’ d’asma, poi un’allergia. Solo per caso è stata scoperta un’arteria che si stava chiudendo. Ma se fosse stata in pericolo non l’avrebbero rimandata a casa e successivamente richiamata».  Il Policlinico San Marco, tramite la direzione sanitaria, ha annunciato che effettuerà tutti gli «accertamenti necessari per verificare le circostanze. Confermiamo la fiducia nello staff medico che ha eseguito l’esame».

di Michele Andreucci