Mercoledì 24 Aprile 2024

Monastero di Astino, tesoro da riscoprire: "Ritornerà grande con l’alta cucina"

La prima occasione per riscoprirne fascino e bellezza sarà Expo 2015. «Un regalo alla città» lo definisce il presidente della Fondazione Mia, Misericordia Maggiore di Bergamo, Pietro Bombardieri, a cui dal 2007 fa riferimento la società Val d’Astino Srl di Alessandro Borelli

L’ex edificio benedettino alle pendici dei Colli Sotto

L’ex edificio benedettino alle pendici dei Colli Sotto

Bergamo, 1 febbraio 2015 - La prima occasione per riscoprirne fascino e bellezza sarà – e non poteva essere altrimenti – Expo 2015. «Un regalo alla città» lo definisce il presidente della Fondazione Mia, Misericordia Maggiore di Bergamo, Pietro Bombardieri, a cui dal 2007 fa riferimento la società Val d’Astino Srl. E il riferimento è duplice: in primo luogo all’ex monastero di Astino, che tornerà accessibile dopo la conclusione della prima parte del corposo intervento di restauro; secondariamente, ma non in ordine di importanza, alla mostra «Luigi Veronelli, camminare la terra» che, in ricordo del compianto giornalista enologo, è ora allestita alla Triennale di Milano e da maggio approderà, appunto, in città.«Stiamo lavorando alacremente da mesi – dice Bombardieri - in particolare da settembre dello scorso anno quando abbiamo appreso che Astino sarebbe stato inserito nei 20 siti Expo. Ora l’obiettivo è di eliminare le impalcature, terminare il risanamento delle facciate e rendere fruibili gli spazi interni del chiostro e le aree verdi circostanti».

Il presidente Mia Pietro Bombardieri

Siete ottimisti? «Attendiamo a giorni le autorizzazioni della Soprintendenza mentre si sta operando sulle stanze al piano terra rispetto alle cantine. Parliamo di scrigni di bellezza: basti pensare all’ex refettorio. Purtroppo gli addetti ai lavori ci dicono che le condizioni meteo non saranno irrilevanti: per fortuna, finora, è andata piuttosto bene».

Cosa succederà in occasione di Expo? «Stiamo valutando l’affidamento della gestione del complesso, nel periodo indicato, a un operatore che sia in grado di assicurare anche l’apertura non saltuaria del percorso espositivo dedicato a Veronelli. Questo, però, nel contesto di una serie di altri eventi, soprattutto serali, compatibili con il luogo e la disponibilità, per favorire la riscoperta di Astino. Da parte dei bergamaschi e non solo. Il nostro scopo ultimo è di far diventare questo luogo, che vanta 900 anni di storia, un posto moltofrequentato ed amato».

E dopo? «Dopo c’è allo studio, come è noto, un’idea relativa alla collocazione, all’interno del complesso, di una scuola di alta formazione dicucina, sul modello dell’Alma, che ha sede a Colorno, in provincia di Parma. Per riuscirci, però, saranno necessari alcuni passaggi, non solo formali, come il completamento della risistemazione di altre parti dell’edificio».

Astino tornerebbe “grande”. «La Mia sta agendo per questo. Insieme ad altri operatori stiamo facendo tutte le valutazioni del caso. Quando su Expo calerà il sipario, questo diventerà il tema centrale all’ordine del giorno».