Molesta una paziente, condannato medico

L'uomo accusato di aver palpeggiato e baciato il seno di una 26enne. Ad incastrarlo le tracce di Dna lasciate sul corpo della donna di Michele Andreucci

Violenza sulle donne

Violenza sulle donne

Bergamo, 20 novembre 2014 - Con la scusa di effettuare alcune visite mediche in vista di un trattamento estetico per rimuovere della cellulite, aveva palpeggiato nelle parti intime e sul seno una sua paziente, una ragazza di 26 anni, residente in un comune della Bassa Bergamasca. I fatti erano avvenuti all’inizio del 2013 e il 14 maggio dello stesso anno. Non solo: secondo le contestazioni l’insospettabile medico, 53 anni, di origine giordana, con studio nella Bassa, in una delle due occasioni, il 14 maggio, aveva anche baciato un capezzolo della donna.

Quest'ultima, però, dopo essere uscita dall’ambulatorio, si era subito recata dai carabinieri per sporgere denuncia. Ascoltata la sua versione, i militari avevano chiesto e ottenuto dalla Procura di Bergamo il via libera per effettuare all’ospedale di Calcinate il test del dna sulle tracce di saliva che ancora erano presenti sul seno della presunta vittima delle molestie. Successivamente, dopo appena mezz’ora dai fatti contestati, avevano raggiunto lo studio del medico di base e gli avevano prelevato la saliva, che qualche tempo dopo, grazie alla analisi del Ris di Parma, era risultata la stessa rinvenuta sul seno della sua assistita. Il camice bianco era così finito nel registro degli indagati con la pesante accusa di violenza sessuale, contestazione che ieri gli è costata una condanna a 1 anno e 8 mesi con i benefici della sospensione condizionale.

La sentenza è stata pronunciata dal giudice dell’udienza preliminare Tino Palestra, al termine del processo celebrato con l’abbreviato, il rito speciale che, in caso di condanna, prevede lo sconto di un terzo sulla pena finale. L’imputato, difeso dall’avvocato Gianluca Quadri, del foro di Bergamo, ha sempre respinto le accuse e ha spiegato di aver sempre agito correttamente, senza venir meno alla deontologia professionale. La vicenda era iniziata nel gennaio del 2013, quando la ragazza si reca dal medico di famiglia lamentando dei dolori addominali. In quell’occasione, il 53enne le tocca il seno, ma la donna non dà un gran peso all’episodio.

Ben diverso quello che accade qualche mese dopo, il 14 maggio. Anche in quella circostanza la 26enne raggiunge l’ambulatorio medico per dei dolori addominali che non le danno pace. Ma questa volta, secondo la sua denuncia, l’uomo, dopo averle prospettato un trattamento estetico per rimuovere la cellulite, le palpeggia le parti intime e le succhia un capezzolo. La donna si riveste e si reca immediatamente dai carabinieri. Che, grazie al Dna, incastrano il medico.