L’escalation di furti fa paura e i cittadini scendono in strada: arriva la "sorveglianza di vicinato"

Romano di Lombardia, in pratica i volontari, che sono già una ventina, armati di cellulare, pattuglieranno, nel tempo libero, la propria zona di residenza. Ciascuno sarà addestrato, in appositi incontri, a seguire una sorta di protocollo, in caso di situazioni sospette di Michele Andreucci

Un ladro di notte

Un ladro di notte

Romano di Lombardia (Bergamo), 27 ottobre 2014 - È allarme furti a Romano di Lombardia, il Comune della Bassa Bergamasca dove negli ultimi mesi il fenomeno ha fatto registrare una forte impennata. L’ultimo episodio risale al 20 ottobre, quando, in via Balilla, i ladri sono entrati in un cortile e hanno rubato un furgone e hanno poi tagliato la retedi recinzione del vicino di casa della vittima per fuggire dal suo cancello. Per questo l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Sebastian Nicoli (Pd) ha accolto la proposta dell’ex vice primo cittadino, il leghista Mario Suardi, di istituire la cosiddetta sorveglianza di vicinato, organizzata dai cittadini sul modello di simili esperimenti realizzati in Europa. In pratica i volontari, che sono già una ventina, armati di cellulare, pattuglieranno, nel tempo libero, la propria zona di residenza. Ciascuno sarà addestrato, in appositi incontri, a seguire una sorta di protocollo, in caso di situazioni sospette. L’esempio più tipico è quello di uno sconosciuto sorpreso a passeggiare nelle vicinanze di un’abitazione. Se la persona non ha niente da nascondere, bene. Altrimenti scatta l’allarme e la segnalazione alle forze dell’ordine. 

«Si tratta di un’idea che avevo da tempo — sottolinea Suardi, che ha lanciato il progetto su Facebook —. Da vicesindaco, però, non potevo realizzarlo per diversi motivi istituzionali, anche se il comandante della polizia locale era d’accordo. Ora, da pivato cittadino, ho ripescato quel progetto dal cassetto». L’iniziativa è stata accolta con entusiasmo dall’attuale sindaco Nicoli, che ha garantito che se il pattugliamento partirà avrà l’appoggio della Giunta. «Non si tratta di ronde padane — spiega Nicoli — ma di semplici sentinelle. Se i cittadini vogliono armarsi di cellulari e segnalare ai carabinieri i movimenti sospetti, o anche organizzarsi in squadre, a me sta bene. Noi del Comune non possiamo farlo, ma non siamo contrari, rientrando tutto ciò nella logica del presidio del territorio. Una cosa, però, ci tengo a sottolineare: non vogliamo che vadano in giro per il paese squadracce armate di bastoni e pistole».

L'amministrazione comunale, da parte sua, cercherà di supportare il progetto, estendendo l’orario di lavoro degli agenti della polizia locale prolungando oltre le 18 la presenza sul territorio fino a tarda sera. «Stiamo lavorando — conferma Nicoli, che ha anche la delega per la Sicurezza — per passare da un’organizzazione del lavoro su due turni a un sistema su tre, che comprende quindi anche la presenza strutturale di gente nel corso della serata. In questo modo saremo in grado di garantire una pattuglia in auto per ogni turno e un agente a piedi che sorvegli il territorio su due dei tre turni. Il tutto potenziando anche i rapporti e gli scambi con la stazione dei carabinieri».