Italcementi, firmato l'accordo sulla riorganizzazione

Mantenute le 6 cementerie principali a ciclo completo (Calusco, Rezzato, Colleferro, Matera, Isola delle Femmine e Samatzai). La cassa integrazione coinvolgerà anche 250 lavoratori della sede centrale di Bergamo

Italcementi

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Bergamo, 3 dicembre 2015 - Raggiunto l’accordo sulla seconda fase del piano di riorganizzazione di Italcementi, «messo a punto– si legge in una nota del Gruppo – per rendere più efficiente il proprio assetto industriale nel Paese». Oggi a Roma l’azienda ha presentato ai ministeri del Lavoro e dello Sviluppo economico e ai rappresentanti sindacali un piano che prosegue quello avviato nel 2013 e che prevede una struttura produttiva «più adeguata alla nuova realtà del mercato del cemento», passato dai 46 milioni di tonnellate del 2006 ai circa 19 milioni attuali.

Il nuovo assetto prevede il mantenimento delle 6 cementerie principali a ciclo completo (Calusco, Rezzato, Colleferro, Matera, Isola delle Femmine e Samatzai), che alimenteranno a loro volta una rete di centri di macinazione. La riduzione degli organici attuali sarà accompagnata da misure di sostegno al reddito per i 430 lavoratori coinvolti nella riorganizzazione, oltre che per i lavoratori di due impianti (Monselice e Scafa) destinati a chiudere. La cassa integrazione coinvolgerà anche 250 lavoratori della sede centrale di Bergamo.