Italcementi, sindacati: "Sciopero il 29 aprile e manifestazione nazionale a Bergamo"

I sindacati contestano il piano industriale presentato dal gruppo tedesco che prevede, a regime, esuberi per 415 dipendenti di Bergamo a cui se ne aggiungono altri 250 circa che potrebbero essere licenziati a settembre 2017

Italcementi prevede 400 esuberi

Italcementi prevede 400 esuberi

Bergamo, 14 aprile 2016 -  Italcementi, i sindacati di categoria confermano lo sciopero e la manifestazione nazionale a Bergamo fissate il 29 aprile per i dipendenti. La notizia arriva in una nota unitaria di Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil, al termine dell'incontro al Mise sull'acquisizione del gruppo da parte della tedesca Heidelberg Cement.

I sindacati contestano il piano industriale presentato dal gruppo tedesco che prevede, a regime, esuberi per 415 dipendenti di Bergamo a cui se ne aggiungono altri 250 circa (dei siti produttivi) che potrebbero essere licenziati a settembre 2017. I sindacati inoltre stigmatizzano il comportamento del gruppo tedesco "che ha dribblato la convocazione del Mise come atto grave e irrispettoso nei confronti delle Istituzioni nazionali".

Al vice ministro Teresa Bellanova, i sindacati di categoria hanno chiesto un tavolo in tempi brevi anche con il ministero del Lavoro per rivedere il piano industriale e di farsi carico presso il gruppo tedesco del mantenimento del centro tecnico di assistenza  (ex Ctg) su Bergamo; il potenziamento del Centro di ricerca (R&D & inno.); la conferma da parte del mantenimento degli asset dei siti produttivi e dei livelli occupazionali previsti, almeno fino alla fine del periodo di transizione da loro indicato, che terminerebbe nel 2020 e la previsione di ulteriori ammortizzatori sociali per tutto il Gruppo, al fine di governare i processi di ricollocazione attraverso politiche attive (formazione, riqualificazione, outplacement), anche con il coinvolgimento delle istituzioni locali.

"A conclusione dell'incontro l'onerevole Bellanova - concludono i sindacati - ha preso atto delle richieste e, nella piena consapevolezza dell'importanza che il ruolo del Governo può svolgere in questa fase, se ne farà carico. Altresì ha precisato che in ogni caso un'azienda straniera si dovrà adeguare alle nostre regole che prevedono appunto anche quello di presentarsi alle convocazioni del Governo e dei ministeri coinvolti. Di conseguenza convocherà, entro i primi di maggio, il tavolo di confronto con tutte le parti interessate".