Costa di Mezzate, 16 febbraio 2011 - E’ muro contro muro tra le organizzazioni sindacali di categoria della Fai Cisl e della Flai Cgil e i vertici della Bonduelle, azienda leader nella produzione e commercializzazione di prodotti ortofrutticoli freschi. Nodo del contendere: l’intenzione della multinazionale francese di applicare il contratto del commercio al posto di quello dell’industria alimentare, in vista dell’accorpamento dei lavoratori di Costa Mezzate (dove è in vigore quest’ultimo) e di Lallio (dove invece è stato sottoscritto il primo) nel nuovo stabilimento di San Paolo d’Argon, allo scopo di parificare il trattamento salariale e giuridico di tutte le maestranze.

Lunedì i 118 lavoratori di Costa Mezzate, la gran parte dei quali immigrati di 12 nazionalità differenti, avevano però respinto, con un referendum interno, la proposta di mutamento contrattuale. Per tutta risposta, il giorno successivo la proprietà ha comunicato ai sindacati, attraverso Confindustria Bergamo, la propria decisione di sospendere completamente la trattativa.

Una scelta che, secondo Flai e Fai «non ha rispetto delle controparti e dei lavoratori anche a fronte della nostra disponibilità a fissare un incontro per il 21 febbraio». Le due organizzazioni hanno quindi decretato il blocco del lavoro straordinario e proclamato 4 ore di sciopero da effettuarsi tra giovedì e venerdì alla fine di ciascun turno di lavoro.