Agenti travestiti da operai Fs arrestano spacciatori in stazione

Bergamo, operazione della Mobile: in manette coppia di tunisini di Rocco Sarubbi

L’arresto ripreso dalle telecamere. Gli agenti sono con  la pettorima arancione

L’arresto ripreso dalle telecamere. Gli agenti sono con la pettorima arancione

Bergamo, 1 settembre 2015 - Poliziotti camuffati da operai del cantiere della stazione, con tanto di pettorine arancioni. Grazie a questo travestimento gli agenti della Squadra mobile della questura di Bergamo, in collaborazione con i colleghi della Polfer, hanno arrestato due tunisini, T.M, di 26 e O.R. 24 anni, con precedenti e senza fissa dimora, che spacciavano cocaina vicino ai binari, in una parte nascosta della stazione. All’appello manca un terzo uomo, connazionale degli arrestati, che è riuscito a scappare durante il blitz.

L’operazione, compiuta sabato mattina, è stata resa possibile grazie a una serie di segnalazioni cheparlavano di un giro di spaccio nella zona del dettore Movimenti dello snodo ferrviario, che si trova verso il cavalcavia di Boccaleone, un’area degradata diventata meta fissa di sbandati, clandestini e tossicodipendenti. Terreno fertile per gli spacciatori a caccia di nuovi clienti.

E così sabato una decina di agenti, travestiti da operai e carpentieri, si sono presentati nel cantiere della stazione. Prima di agire, gli uomini della Mobile e della Polfer hanno ripreso e studiato i movimenti dei pusher. E dalle immagini sono riusciti a inquadrare il momento in cui i tre tunisini cedevano la cocaina, piccoli quantitativi venduti a 10 euro a dose. Nel filmato si vede il tunisino di 26 anni, considerato il capo di questa banda di spacciatori, che dopo aver venduto cinque dosi di cocaina si allontana gettandone una per terra, vicino a un ombrello aperto abbandonato vicino ai binari. Poco dopo l’uomo è tornato indietro a riprenderla, ma a quel punto sono spuntati anche gli agenti. In tasca l’extracomunitario aveva 50 euro, il presunto incasso della mattinata.

«Questa operazione – ha dichiarato Giorgio Grasso, dirigente della Squadra mobile – è la dimostrazione del nostro continuo monitoraggio delle zone più a rischio della città, tra cui la stazione, un impegno che non viene mai meno, specialmente in questo periodo in cui stanno per riaprire le scuole».