Traffico di hashish a Zingonia, presi tre trafficanti con 80 chili di droga

Sequestrati circa 80 chili di hascisc in panetti - marchiati con la scritta “Tutto bene” - per un valore sul mercato dell’ingrosso di oltre 100mila euro di Rocco Sarubbi

La droga sequestrata

La droga sequestrata

Zingonia (Bergamo), 5 maggio 2015 - Zingonia si conferma snodo importante per lo smercio di stupefacenti. Lo dimostra l’operazione compiuta dalla Squadra mobile della questura di Bergamo, che ha sequestrato circa 80 chili di hascisc in panetti - marchiati con la scritta “Tutto bene” - per un valore sul mercato dell’ingrosso di oltre 100mila euro. Il carico, proveniente dalla Spagna, avrebbe rifornito la provincia e alcune zone della città, in particolare le vie Quarenghi e Moroni. Oltre al sequestro, gli agenti hanno arrestato tre cittadini marocchini: Abdellah El Bouazaoui, 48 anni, residente a Lurano, ma di fatto senza fissa dimora; Ahmed El Bachar, 32 anni, domiciliato a Capriate San Gervasio e Kamal Rachadi, 37 anni, residente a Verdellino. Per tutti il pm Lucia Trigilio ha disposto la custodia cautelare in carcere.

L’indagine della Mobile aveva preso il via un paio di settimane fa, a seguito di servizi specifici per contrastare lo spaccio nella zona compresa fra Osio Sotto, Osio Sopra, Verdellino e Ciserano. Dopo quindici giorni di lavoro investigativo, lunedì 27 aprile è scattato il blitz. All’ora di pranzo gli uomini della Mobile hanno intercettato in via Ciserano, a Osio Sotto, Abdellah El Bouazaoui a bordo di un’Alfa 147: poco prima aveva ricevuto dagli altre due connazionali un pacco con 35 chili di hascisc.

Vistosi braccato, l’immigrato si è dato alla fuga durante la quale ha tentato più volte di speronare e tamponare l’auto della polizia. Il suo tentativo si è concluso in via Donizetti, a Levate, dove è stato bloccato: nell’auto gli investigatori hanno scovato lo stupefacente. Nel frattempo altri gli agenti, camuffati da operai con caschetti e pettorine gialle, si sono spostati a Osio Sotto, in via Ciserano, dove hanno intercettato gli altri due marocchini mentre nascondevano in un cespuglio un borsone, al cui interno c’era il resto dell’ hasciscLe successive perquisizioni nelle abitazioni degli arrestati, hanno permesso agli investigatori di sequestrare alcuni fogli di quaderno, una sorta di registro dei corrispettivi scritto in arabo, con tanto di nomi e cifre, oltre a cellulari e schede telefoniche usate dai tre per tenere i contatti con i clienti.