Yara, "Il Dna sui leggins è di Bossetti, in dubbio solo la natura biologica del campione"

Secondo il genetista e rettore dell'Università di Tor Vergata Giuseppe Novelli il risultato del test è certo, resta solo da capire se le tracce lasciate da Bossetti siano di sangue, sperma o urine

Yara Gambirasio e Massimo Bossetti

Yara Gambirasio e Massimo Bossetti

Bergamo, 23 settembre 2014 - Il gip di Bergamo, Ezia Maccora, rifacendosi alla relazione dei Ris, nel respingere l'istanza di scarcerazione di Massimo Bossetti, aveva definito "ottima" la traccia di Dna trovata sul corpo di Yara Gambirasio, "essendosi conservata grazia al tipo di indumenti su cui è stata ritrovata, gli slip e il leggins, meno esposti e quindi più protetti dagli agenti esterni". E' quella traccia che i legali di Bossetti intendono contestare nel loro ricorso al Tribunale del Riesame di Brescia con altri elementi che il gip non avrebbe preso sufficientemente in considerazione. Gli accertamenti tecnici, per il giudice "non possono essere messi in discussione, in assenza di argomentazioni scientifiche contrarie". Non e' in discussione quindi che il Dna trovato sui vestiti di Yara Gambirasio appartenga a Ignoto 1, poi identificato in Massimo Bossetti. A sostenerlo anche Giuseppe Novelli, genetista e rettore dell'Università romana di Tor Vergata, al programma radiofonico "Effetto Giorno" su radio 24. Per Novelli, la cui squadra ha partecipato alle analisi del Dna di Ignoto 1, "il test è accurato e certo: lo dimostra il fatto che dal dna si è arrivati a identificare una persona di cui non si sapeva assolutamente nulla". "Il dubbio è sulla natura biologica del campione trovato - prosegue Novelli - bisogna stabilire se sia sangue, sperma o urine. Ma l'identità è certa".

Tra gli elementi che il gip non avrebbe preso in considerazione, anche il traffico telefonico: secondo un documento Vodafone depositato agli atti, l'ultima cella agganciata da Yara non e' quella di Mapello, dove Bossetti abita, ma quella di Brembate, dove si trovano la casa della ragazza e la palestra dalla quale scomparve il 26 novembre del 2010 per essere trovata uccisa tre mesi dopo in un campo di Chignolo d'Isola, a pochi chilometri di distanza. Questo 'allontanerebbe' Bossetti da Yara in quel tragico pomeriggio.