Dopo la pioggia il lavoro di bonifica: sarà come ripulire due laghi d’Iseo

Volumi d’acqua pari al doppio dell’invaso del lago d’Iseo e a quattro volte quello del lago d’Endine. Sono questi i numeri relativi ai residui delle piogge estive, che il Consorzio di bonifica della media pianura bergamasca ha dovuto impegnarsi a smaltire al fine di garantire la sicurezza e la salvaguardia della rete d’irrigazione dei campi di Alessandro Borelli

Una strada allagata

Una strada allagata

Bergamo, 20 ottobre 2014 - Volumi d’acqua pari al doppio dell’invaso del lago d’Iseo e a quattro volte quello del lago d’Endine. Sono questi i numeri relativi ai residui delle piogge estive, particolarmente abbondanti quest’anno, che il Consorzio di bonifica della media pianura bergamasca ha dovuto impegnarsi a smaltire al fine di garantire la sicurezza e la salvaguardia della rete d’irrigazione dei campi. E se, tradizionalmente, proprio quest’ultima era l’attività sulla quale l’ente si concentrava nel periodo fra giugno e settembre, negli ultimi quattro mesi i tecnici sono stati costretti a una drastica inversione di rotta: meno attenzione, relativamente al fabbisogno, all’approvvigionamento e più allo scolo delle acque piovane. Il bilancio degli interventi è stato tracciato in questi giorni e ha rivelato un dato significativo: a suggello delle anomalie stagionali, i livelli raggiunti nel 2014 hanno costituito il record assoluto dell’intero ultimo secolo.  «Dietro lo smaltimento di questo volume d’acqua — dicono i responsabili del Consorzio — c’è un lavoro che si chiama ‘bonifica integrale’. Si tratta dell’insieme di azioni che, perfettamente coordinate fra loro, hanno evitato il peggio. In questo senso la rete consortile sotterranea ha funzionato a dovere e non ha creato danni, se non in casi limitati, svolgendo un lavoro prezioso anche se poco visibile nei paesi e nella città». Tali risultati sono stati conseguiti grazie alla manutenzione dei fossi e canali con la rimozione di circa 10mila tonnellate di fanghi pericolosi dall’intera rete idrica: il peso corrispondente di una nave da crociera raccolto su 80mila ettari di territorio.  E adesso? «Grazie al Piano di sviluppo rurale, dopo investimenti già effettuati per 5 milioni di euro, si stanno appaltando in questi giorni i lavori di realizzazione di una vasca volano sul torrente Lesina, fra Ponte San Pietro e Presezzo, del costo di quasi 2 milioni di euro, a tutela di una vasta area dell’Isola bergamasca. Da ultimo — concludono i vertici del Consorzio —, c’è la ristrutturazione di cascina San Giuliano a Medolago. Sorgerà qui il centro operativo consortile da dove il telecontrollo dell’impianto pluvirriguo dell’Isola sarà monitorato. È un appalto da poco concluso di circa 7 milioni di euro il cui cantiere prenderà l’avvio entro la fine dell’anno».