La Polizia postale sale in cattedra, lezione di cyberbullismo e abusi

L'evento è in programma il 10 febbraio all'Isis Natta, in via Europa, con inizio alle 9,30, e vedrà la partecipazione di ragazzi e insegnanti provenienti da diverse realtà scolastiche cittadine

Polizia postale (Radaelli)

Polizia postale (Radaelli)

Milano, 9 febbraio 2016 - Cyberbullismo, violazione della privacy altrui e propria, caricamento di contenuti inappropriati, violazione del copyright e comportamenti scorretti o pericolosi per sé e per gli altri: sono i rischi maggiori che corrono i giovani internauti sul web. Proprio per sensibilizzare i ragazzi sul tema della sicurezza su Internet, nell'ambito delle iniziative promosse in occasione del Safer Internet Day 2016, la polizia postale di Bergamo, in collaborazione con il ministero dell'Istruzione, dell'Università, ha organizzato un apposito workshop.

L'evento è in programma  il 10 febbraio all'Isis Natta, in via Europa, con inizio alle 9,30, e vedrà la partecipazione di ragazzi e insegnanti provenienti da diverse realtà scolastiche cittadine. La giornata, che avrà come motto "Play you part for a better internet!" ("Fai la tua parte per un internet migliore!"), si pone come obiettivo quello di fare formazione, informazione e favorire lo scambio di esperienze fra i diversi soggetti istituzionali e privati interessati al tema dell'Internet Security. "Nell'incontro con i giovani - sottolinea il questore di Bergamo, Girolamo Fabiano, presentando l'iniziativa - mi piace ricordare che lo scopo ultimo della polizia di Stato è la tutela della libertà. Oggi i giovani sono liberi, perchè gli insegnanti sono aperti e il tutto è favorito dalla conoscenza che internet ha reso davvero unico. Ma in tutto c'è un risvolto che, se non conosciuto, conduce verso situazioni spiacevoli. Questo lo dobbiamo evitare". "I numerosi progetti della polizia per la prevenzione dei reati commessi per via telematica - rivela Salvo La Barbera, dirigente del Compartimento polizia postale della Lombardia - si rivolgono soprattutto alla tutela dei minori, utilizzatori delle tecnologie informatiche. Nel corso del 2015 abbiamo arrestato 7 persone, mentre altre 111 sono state denunciate per produzione o commercializzazione online di materiale pedopornografico; 5 persone sono state invece arrestate e altre 159 denunciate per reati contro la persona (atti persecutori, diffamazione, sostituzione di persona, uso indebito dei dati personali); 12 arrestate e 564 denunciate per reati contro il patrimonio, con riferimento a truffe online, frodi informatiche e clonazioni di carte di credito".

di MICHELE ANDREUCCI