Opere d'arte esposte nell'atrio di Ubi Banca

Progetto Art Up nella sede centrale di piazza Vittorio Veneto: ogni mese un'opera dalla collezione dell'istituto di credito

Ubi Banca

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Bergamo, 6 aprile 2017 - Un'iniziativa culturale finalizzata alla conoscenza del proprio patrimonio artistico. E' il progetto Art Up di Ubi Banca: ogni mese, un'opera d'arte diversa facente parte della collezione dell'istituto di credito, verrà esposta al pubblico nell'atrio della sede centrale di piazza Vittorio Veneto. Non una semplice presentazione, ma un vero e proprio "invito" alla lettura e alla fruizione tramite schede storico-critiche illustrate e collezionabili, realizzate per l'occasione dallo storico dell'arte Enrico De Pascale, curatore responsabile della collezione.

"Ad aprile - sottolinea Luca Gotti, responsabile della macro area territoriale Bergamo e Lombardia Ovest di Ubi Banca - viene proposto il quarto appuntamento del progetto Art up 2017, che ha preso avvio nel 2014, con l'esposizione di due opere del ciclo '40 notti a Montecristo' di Davide Tranchina, risultato di una residenza artistica trascorsa sull'isola nel 2012 e oggetto nel 2015 della mostra 'La Distanza. Il Giorno e la Notte' organizzata dalla banca e ospitata nel prestigioso chiostro di Santa Marta". Le due opere fanno parte di un ciclo realizzato da Tranchina dopo una residenza artistica (estate 2012) trascorsa a Montecristo, una delle isole più inaccessibili del pianeta, e in quanto tale sinonimo di lontananza, irraggiungibilità, magia. Utilizzando una tecnica antica come il clichè verre, sagome di cartone e spruzzi di colore bianco, ha ricreato direttamente sulla carta fotosensibile finte fotografie notturne in cui compaiono profili di paesaggi, alberi, rocce, animali che si stagliano come enigmatiche silhouettes su meravigliosi cieli stellati. La collezione d'arte di Ubi Banca, che assomma centinaia di opere di età compresa tra il XIV e il XXI secolo (dipinti, sculture, disegni, fotografie e stampe), si è formata nel corso di quasi 150 anni, intrecciando le proprie vicende con quelle della banca stessa, fondata nel lontano 1869. Una raccolta ampia e variegata capace di coniugare l'attenzione per la produzione artistica locale e nazionale - da Baschenis a Frà Galgario, da Piccio a Manzù, da Ghirri a Boetti - con l'interesse per le proposte più sperimentali della scena internazionale: da Kapoor a Buren, da Armleder a Gillick, da Halley a Yan Pei Ming.