Caravaggio, 5 novembre 2010 – L’evento è di quelli destinati a rimanere a lungo nella storia della città della Bassa che, nel 1571, diede i natali a Michelangelo Merisi, detto appunto il Caravaggio, artista-simbolo del Seicento italiano di cui quest’anno ricorre il 400esimo anniversario della morte. Il 12 novembre, infatti, per la prima volta in assoluto, un dipinto originale del grande pittore ritornerà proprio a Caravaggio.

Si tratta del celebre “Fanciullo morso da un ramarro”, databile intorno al 1594 e considerato da Giulio Mancini, autore di approfonditi studi biografici sul Merisi, un quadro realizzato “per esigenze di vendita” e divenuto invece capolavoro magistrale per naturalismo e resa espressiva. L’opera resterà esposta fino al 12 dicembre nelle sale di Palazzo Gallavresi, sede del municipio, in piazza Garibaldi 9 e sarà visibile da martedì a venerdì dalle 15 alle 19 e il sabato e la domenica dalle 10 alle 18 (biglietto d’ingresso 5 euro, scuole e gruppi 3 euro a testa).

“Avevamo assicurato che per ricordare degnamente il nostro illustre concittadino i grandi appuntamenti non sarebbero mancati – dice l’assessore comunale alla Cultura, Giovanni Testa – e questa esposizione, resa possibile grazie alla Fondazione Roberto Longhi di Firenze, proprietaria dell’opera, e alla collaborazione della Provincia di Bergamo e del Museo diocesano “Adriano Bernareggi” lo testimonia.

Siamo orgogliosi perché la presentazione di questo dipinto originale corona idealmente il percorso a tappe organizzato dalla nostra amministrazione e che ha incluso, tra l’altro, la visione, nell’ex chiesa di San Giovanni in via Roma, dei cloni firmati dall’artista inglese Adam Lowe del “Trittico di San Matteo”, conservato nella chiesa di San Luigi de’ Francesi a Roma”. Sempre venerdì 12 novembre, inoltre, del Caravaggio si parlerà anche presso l’auditorium della Banca di Credito cooperativo in vicolo San Carlo: alle 21, infatti, è in programma un incontro pubblico al quale prenderà parte Mina Gregori, presidente della Fondazione Roberto Longhi.