A Zogno l'acqua del rubinetto è torbida. "Obbligatorio bollirla"

L'ordinanza del Comune per una cinquantina di vie. Indagini sulle cause

L’unità di crisi  di Uniacque sta cercando di scoprire  le cause dell’inquinamento

L’unità di crisi di Uniacque sta cercando di scoprire le cause dell’inquinamento

Zogno (Bergamo), 29 gennaio 2018 - Non è ancora rientrato a Zogno l’allarme a causa dell’acqua torbida che continua a scendere dai rubinetti, anche se da venerdì c’è qualche notizia positiva per i cittadini. Da tre giorni infatti le famiglie di una cinquantina di vie del comune brembano, tutto il centro da sud a nord, compreso il Monte di Zogno fino ad Ambria, possono utilizzare l’acqua, ma solo dopo averla fatta bollire. Sono escluse le frazioni sul versante sinistro del paese, che sono rifornite da sorgenti diverse da quella degli Orridi di Bracca, risultata invece inquinata. Intanto l’unità di crisi di Uniacque, la società che si occupa della gestione idrica nella Bergamasca, è al lavoro per cercare di scoprire le cause dell’intorbidamento dell’acqua. Venerdì i tecnici hanno incontrato i responsabili di una società che sta effettuando lavori di perforazione per conto terzi, in prossimità dell’area di alimentazione delle sorgenti sotto la lente.

La riunione ha consentito di chiarire alcuni particolari sull’attività in corso, le modalità con le quali si sono svolte e la conferma che nelle operazioni di perforazione non sono stati usati fluidi o additivi chimici in grado di alterare la qualità dell’acqua e renderla nociva per la salute.

La società che sta lavorando vicino alle fonti ha comunque sospeso ogni attività. In attesa di disporre delle analisi complete, sono stati per ora rilevati i valori di conducibilità sui campioni dell’acqua prelevata alla sorgente e in rete, valori che non hanno evidenziato variazioni significative. "In questo modo – fanno sapere da Uniacque – è stato possibile modificare l’ordinanza emessa dal sindaco da divieto di utilizzo dell’acqua per uso alimentare a obbligo di bollitura". Intanto la società ha provveduto ad alimentare la rete di distribuzione con fonti alternative, come le Sorgenti di Algua.

Nel frattempo, anche su richiesta del Comune di Zogno, Uniacque ha messo a disposizione nella sede di via Locatelli sacchetti da un litro di acqua potabile. Un cassone con i sacchetti è stato portato anche alla casa di riposo, dove nei giorni scorsi si sono registrati alcuni disagi. Le macchinette per le colazioni, essendo collegate all’acquedotto, sono state spente. Scollegate, per precauzione, anche le macchinette pubbliche.