Dalmine, la prende a sberle mentre guida: lei fugge a piedi sull’A4

Una brutta storia di violenza che ha rischiato di finire in tragedia

La Polstrada

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Bergamo, 26 febbraio 2018 - Una brutta  storia di violenza che ha rischiato di finire in tragedia. Maltrattamenti mai denunciati, fino a ieri, epilogo della vicenda. Che a quanto emerso dal drammatico racconto fatto dalla vittima, G.E. una insegnante di 55 anni, italiana, andava avanti da almeno tre anni: come testimoniano i certificati medici, con prognosi che variano da 15 fino a 40 giorni, per colpa delle percosse ricevute (tant’è che ora è a casa dal lavoro). Il bruto è il marito, B.T. un tunisino di 36 anni, con precedenti, attualmente disoccupato.

La coppia, che vive a Saronno, sabato è andata a Dalmine, a casa di connazionali del tunisino per trascorrere la serata e forse la notte. Ieri mattina poco dopo le 8.30 è in auto, una Passat condotta dalla vittima. Percorre l’autostrada A4, rientrando a casa. Ma durante il tragitto l’uomo inizia a insultare la moglie, la picchia, le tira i capelli. L’insegnante cerca di ribellarsi, nel frattempo alcuni automobilisti che transitano sulla A4 all’altezza di Dalmine notano la Passat che procede zigzagando e allertano la Polizia stradale di Seriate.

Nel frattempo la coppia raggiunge Agrate, la donna frena bruscamente l’auto, scende per chiamare aiuto con il cellulare mettendosi a correre lungo la carreggiata con il rischio di essere investita. Arriva la pattuglia e soccorre la poveretta che ha il viso tumefatto dalle botte: successivamente viene ricoverata al Niguarda (prognosi 21 giorni), il tunisino viene portato nella caserma della polizia a Seriate. Gli agenti cercano di ricostruire la storia, ma solo grazie alla testimonianza della vittima vengono a galla gli anni di maltrattamenti che ha subito, mai denunciati per paura e perché pensava in un cambiamento del marito. La donna sporge querela nei confronti del marito che viene arrestato per maltrattamenti e lesioni gravi. Ora si trova in carcere.