Villongo, il sindaco tra i primi ad accorrere: "L’ho trovata sulla panchina. Disperata"

Appare scosso il sindaco di Villongo, Maria Ori Belometti. Si è trovata di fronte una scena inimmaginabile. La sua dipendente aveva appena investito un uomo, che la stava minacciando

Il sindaco di Villongo Maria Ori Belometti (De Pascale)

Il sindaco di Villongo Maria Ori Belometti (De Pascale)

Villongo (Bergamo), 20 giugno 2017 - «Quando mi hanno chiamata per dirmi di correre perché era successo qualcosa di grave, non pensavo a una cosa del genere. Poi sono uscita e ho trovata lei seduta su una panchina, disperata: era fuori dai gangheri». Appare scosso il sindaco di Villongo, Maria Ori Belometti. Ieri mattina si è trovata di fronte una scena inimmaginabile. La sua dipendente aveva appena investito un uomo, che la stava minacciando: alla vista del coltello a serramanico, era risalita sulla sua Mercedes e aveva cercato di scappare. Lui si era aggrappato allo specchietto retrovisore, ma l’ex vigilessa non se ne era accorta: aveva raggiunto la strada laterale, nel frattempo aveva allertato il 118. Incrociando una pattuglia dei vigili di Villongo, ha detto di correre subito, «mi sembra di aver investito una persona». Sono arrivati i sanitari, hanno provato a rianimare il 44 enne.

«Lui l’ho visto a terra, moribondo: il medico lo ventilava - prosegue il sindaco -. Lei mi ha raccontato che da giorni la perseguitava. Ho visto che aveva un braccio fasciato, ma non era certo di stamattina (ieri, ndr). Era esasperata, ma non mi ha detto di episodi di stalking». Un fulmine a ciel sereno, in Comune: «D. non mi aveva mai accennato a questa storia. È sposata, ha un figlio di otto anni, l’ho conosciuto perché qualche volta è venuto qui. Capire cosa ci sia alla base è difficile: non mi risultano episodi pregressi. Se l’è trovato davanti con un coltello, proprio vicino alla biblioteca dove è stata trasferita in attesa che il pm prenda una decisione su quella vicenda». Da un anno D. C. era stata trasferita alla sala polifunzionale dove si trova la biblioteca. Prima era impiegata all’ufficio Tributi.

Alla base del cambio mansione, un’indagine della procura, in mano al pm Giancarlo Mancusi, per truffa ai danni dello Stato, falso e accesso abusivo al sistema informatico. Il sospetto degli inquirenti è che la C. e una collega, responsabile dell’Ufficio ragioneria, abbiano “aggiustato” l’orario settimanale, compreso di straordinari. A fare la denuncia era stata proprio il sindaco.