Ammanchi milionari: manca l'allegato, udienza rinviata per l'ex sindaco Benvenuto Morandi

L'ex primo cittadino di Valbondione e ex direttore del settore Private Banking della filiale di Fiorano al Serio della banca Intesa Sanpaolo è accusato di truffa aggravata ai danni di alcuni correntisti dell'istituto di credito, furto e falso in scrittura privata di Marco Lamberti

A sinistra Benvenuto Morandi, con lui l’avvocato Capelli

A sinistra Benvenuto Morandi, con lui l’avvocato Capelli

Bergamo, 21 ottobre 2015 - Ennesima falsa partenza del processo a carico di Benvenuto Morandi, l'ex sindaco di Valbondione ed ex direttore della filiale Intesa San Paolo-Private Banking di Fiorano al Serio, che nell'estate del 2013 fu al centro di un polverone finanziario che mise in subbuglio l'intera Valle Seriana e che è accusato di furto aggravato, truffa aggrevata e falso per aver effettuato 51 false rendicontazioni di 23.768.783 euro, per coprire le perdite provocate da investimenti sbagliati.

L'udienza di oggi, alla quale non era presente l'imputato, è stata rinviata al 22 dicembre a causa di una svista dei pm Maria Cristina Rota e Carmen Santoro, scoperta dai legali di Morandi,  gli avvocati Angelo Capelli e Marialaura Andreucci. La causa? Un allegato che, a dispetto del nome, non è stato allegato alla notifica di citazione a giudizio. Con quella di oggi è la terza volta che il processo viene rinviato. Il 27 maggio scorso l'udienza si era conclusa con un rinvio, in quanto anche allora i pm non avevano affiancato un allegato all'avviso di conclusione delle indagini preliminari. Ero era risultato nullo l'avviso e di conseguena pure il decreto di citazione a giudizio. La prima battuta d'arresto del dibattimento, invece, si era avuta il 18 dicembre dell'anno scorso, sempre per un vizio procedurale: la richiesta di giudizio immediato formulata allora dai pm era stata ritenuta nulla dal gip, perchè i reati per cui si procede prevedono la citazione diretta a giudizio.

di Marco Lamberti