Bara, morto nel bosco a Ubiale: ora sono tre gli indagati

Per la morte del 20enne senegalese iscritti anche due giovani di Alzano e Sedrina oltre al 54enne di Ubiale Domani l’autopsia a Bergamo

I genitori di Mamadou Lamine Thiam

I genitori di Mamadou Lamine Thiam

Ubiale (Bergamo), 27 luglio 2017 - Ci sono altri due indagati per la tragica vicenda della morte di Mamadou Lamine “Bara” Thiam, il ventenne senegalese di Almè trovato morto giù nella scarpata, dopo aver fatto un volo di una quindicina di metri, ai lati della strada provinciale, a Ubiale Clanezzo. Sono un giovane di 25 anni, R.M. di Alzano Lombardo (assistito dall’avvocato Stefano Sesti), e una sua amica, B.I. di 35 anni, di Sedrina (difensore Francesca Signorelli). Le telecamere li hanno immortalati sabato sera mentre correvano dietro a Bara. Con loro nell’immagine si vede anche C.B. 54 anni, di Ubiale Clanezzo, la prima persona finita nel fascicolo aperto dalla procura per omicidio preterintenzionale.

Il quadro, poco alla volta si sta delineando, anche perché ad aiutare gli investigatori nella ricostruzione ci sono alcune testimonianze ritenute attendibili e preziose per arrivare alla verità dei fatti. Ad esempio, una persona ha raccontato ai carabinieri della Compagnia di Zogno, coordinati dal pm Fabio Pelosi, che sabato, mentre stava transitando in auto proprio lungo la provinciale, ha visto tre persone che rincorrevano Bara: la 35enne descritta dalla corporatura robusta e che secondo testimoni avrebbe gridato «fermatelo è un ladro» mentre rincorreva Bara; un ragazzo con un cappello di paglia in testa (rimane da stabilire se il 25enne di Alzano Lombardo indagato o un amico albanese di Bara), e il 54anne di Ubiale Clanezzo, assistito dall’avvocato Eugenio Sarai. Il testimone ha visto Bara in piedi sul guard rail, un attimo di esitazione, e poi finire giù. Una testimonianza che smentirebbe il racconto fatto dal 54enne.

Molti gli elementi ancora da chiarire, tra cui anche se i tre indagati si fossero accorti dell’entità del volo di Bara e di conseguenza perchè non abbiano chiamato i soccorsi. Un dato cristallizzato invece è la testata che Bara avrebbe rifilato al minore che serviva ai tavoli . Il ragazzino ferito ha raccontato ciò che gli era capitato al 54enne, che a sua volta prestava servizio in cucina. Quest’ultimo avrebbe rincorso una prima volta Bara, sarebbe nata una sorta di colluttazione, il ventenne scappa, viene rincorso, all’uomo si uniscono altri due fino al momento in cui vola già dal dirupo. Ma c’è un dettaglio che colpisce: nella corsa disperata Bara avrebbe perso entrambe le scarpe. Poi trovare nel burrone. A gettarle sarebbe stato il 54enne, lo stesso che avrebbe indicato ai soccorritori dove cercare il corpo.