Cartello-beffa nel Tribunale di Bergamo: "Chiuso per lavori"

Alcuni avvocati e le guardie giurate che si occupano della sicurezza all’interno del Palazzo di giustizia sono stati costretti a portarsi da casa confezioni di fazzoletti

Tribunale di Bergamo (De Pascale)

Tribunale di Bergamo (De Pascale)

Bergamo, 21 novembre 2016 - Un paio di settimane fa il gup Ezia Maccora è stata costretta a celebrare l’intera giornata di udienze preliminari con l’aria condizionata fredda che usciva dai bocchettoni, uscendo intirizzita dall’aula, nonostante un golf di lana posato sulle spalle. E’ uno dei numerosi inconvenienti che si verificano periodicamente al Tribunale di Bergamo di via Borfuro, quello dove si celebrano i processi e dove ogni giorno transitano centinaia di persone. Da qualche giorno, inoltre, come già successo lo scorso mese di giugno, sono scomparse nuovamente dai bagni le salviettine che vengono utilizzate per asciugarsi le mani. Alcuni avvocati e le guardie giurate che si occupano della sicurezza all’interno del Palazzo di giustizia sono stati costretti a portarsi da casa confezioni di fazzoletti. Due servizi igienici, situati al piano terra, inoltre, sono guasti e inutilizzabili da mesi, con l’acqua che scorre in continuazione dal water. Ma il «cahier de doleance» non si ferma qui. Periodicamente, l’ascensore che porta al piano delle udienze preliminari si ferma e nei giorni scorsi due avvocati sono rimasti bloccati all’interno della cabina.

E ancora. La postazione delle informazioni, all’ingresso del Tribunale, dopo i metal detector, da un anno e mezzo è sprovvisto dei microfoni: questa situazione costringe i due dipendenti del Comune ad urlare o a chiedere agli utenti di passare dietro la vetrata per sapere quello che hanno chiesto. Per non parlare di uno dei due ingressi esterni, chiuso dall’inizio di settembre, da quando cioè sono riprese le udienze, a causa di una vetrata che, per il gran caldo estivo, si è incrinata, con il rischio che pezzi di vetro cadano sulle persone. Un cartello avverte: «Chiuso per lavori». Peccato che fino ad ora degli operai addetti alla manutenzione non si sia vista nemmeno l’ombra.