Treviglio, violenze alla moglie: gip allontana il marito da casa

L'uomo è stato colpito da un provvedimento che, se non rispettato, avrà come pena l'arresto in carcere

Violenza in famiglia

Violenza in famiglia

Bergamo, 16 ottobre 2016 - Ennesimo caso di stalking: i carabinieri di Treviglio hanno eseguito una misura cautelare nei confronti di un uomo di 51 anni, di Treviglio, già noto alle forze dell'ordine che è stato colpito da un provvedimento di divieto di avvicinamento e di comunicazione nei confronti della moglie emesso dal gip di Bergamo. La misura è stata emessa dalla magistratura bergamasca dopo le indagini dei militari dell'Arma che hanno ricostruito il contesto di violenza e frustrazione in cui per oltre quattro anni ha vissuto la moglie del cinquantunenne, sua coetanea. L'uomo è accusato di maltrattamenti in famiglia, atti persecutori e lesioni personali aggravate. Ora il gip ha disposto nei confronti del marito il divieto di avvicinarsi alla moglie e di comunicare con la stessa con qualsiasi mezzo, pena l'arresto in carcere.

Nell'ordinanza del gip si parla di insulti deplorevoli, percosse, violenze psicologiche e telefonate incessanti, decine al giorno. E si parla anche di un ricovero in ospedale per un'importante frattura che aveva determinato una prognosi di 25 giorni. Il giudice evidenzia inoltre episodi di pedinamento a opera del marito nei confronti della moglie, anche a cessata convivenza, nonché di minacce con un coltello o con una mazza da baseball al punto tale da "ingenerare un permanente stato di ansia e di paura ed un fondato timore per la propria incolumità, che ha costretto la parte offesa a modificare le proprie abitudini di vita", si legge nell'ordinanza. La difficoltà da parte della persona offesa di denunciare sin da subito gli atti di violenza e sopruso subiti avevano determinato un avvio non immediato delle indagini da parte dei carabinieri, che sono comunque gradualmente riusciti a fare piena luce su tali censurabili episodi di maltrattamento e persecuzione.