Soccorsi
Brignano Gera D'Adda (Bergamo), 11 dicembre 2017 - Mira ad ottenere uno sconto di pena, in caso di condanna, L. S. D. C., 44 anni, di origine calabrese, ex autista di pullman e apicoltore, attualmente agli arresti domiciliari, che il 12 dicembre 2016 a Badalasco di Fara Gera d’Adda aveva fatto irruzione dal vicino di casa, con il quale aveva avuto diversi dissapori, e gli aveva sparato contro due volte con un fucile da caccia al quale aveva tagliato le canne, ferendolo ad un braccio e alla coscia. Il 44enne, attraverso il suo legale, l’avvocato Riccardo Tropea, ha chiesto e ottenuto dal gup del tribunale di Bergamo, Ciro Iacomino, di essere giudicato con l’abbreviato, lo speciale rito che, in caso di condanna, consente di beneficiare dello sconto di un terzo sulla pena finale. L’uomo deve rispondere di tentato omicidio e alterazione di arma.
La discussione del processo è in programma il 13 marzo. In preda ad una rabbia cieca, il pomeriggio del 12 dicembre l’uomo, già noto alle forze dell’ordine, aveva imbracciato la doppietta da cacciatore trasformata in una sorta di lupara, era sceso nella corte della cascina Veneziana, in via Badalasco, dove viveva con la compagna e i figli, e si era diretto nella casa della famiglia Riva, nello stesso complesso, doveva c’erano l’anziana madre e i 2 figli. D.C. aveva sfondato la porta con un calcio ed era entrato nel soggiorno. Sul divano c’era M.R., 54 anni, disoccupato. Appena l’aveva visto, il 43enne aveva esploso in rapida successione due cartucce a pallini, centrandolo al braccio e ad una coscia. Quindi era fuggito, ma nell’aia era stato affrontato e bloccato a terra fino all’arrivo dei carabinieri dal cognato, R.C., 47 anni, un passato da pugile nell categoria dei mediomassimi, con titoli italiani e una partecipazione alle Olimpiadi di Barcellona nel 1992. Di Carlo era stato arrestato per tentato omicidio, ma in seguito il gip gli aveva concesso gli arresti domiciliari.